Cronache

«Genoa, vai giù per il pari»

Il Napoli è la squadra che lo ha fatto esordire a soli 19 anni in Serie A, il Genoa la società con la quale ha chiuso la carriera nel 2008, dopo aver anche ottenuto, l'anno precedente, la promozione nella massima serie. Domenica al San Paolo gli azzurri, secondi in classifica e in piena lotta per entrare in Champions League, sfideranno il Grifone, che, dopo il pareggio interno contro il Siena, ha disperato bisogno di punti salvezza. Sarà una partita che Gaetano De Rosa, ex difensore dai piedi buoni e dal senso del gol, seguirà con grande attenzione, ricordando il suo passato e tentando di capire come si svilupperà l'imminente futuro delle due squadre a cui è ancora molto legato.
Cosa ricorda degli anni al Genoa?
«Di Genova ho sempre dei ricordi molto belli, pur avendoci giocato solo due stagioni, ed auguro il meglio alla società e ai tifosi. Sono arrivato in Serie B e, anche con qualche gol, ho contribuito ad una grande promozione, riportando il Genoa in A dopo 11 anni. Fu un'annata bellissima, visto che con noi in B c'erano Napoli e Juventus».
Si può salvare la squadra di Ballardini?
«Spero si salvi con tutto il cuore, anche perché il Genoa meriterebbe ben altra posizione in classifica se si dovesse considerare solamente il valore della sua rosa. Deve lottare fino alla fine con Palermo e Siena».
Lei che ha ottenuto brillanti salvezze con Bari e Reggina, ci dice qual è il segreto per rimanere in Serie A?
«Non ci sono segreti. Bisogna lottare in 11, soffrire, stringere i denti, dando tutto quello che si ha. È necessario avere la consapevolezza che se si fa un errore, lo si paga caro e si penalizza tutta la squadra. Deve esserci coesione, armonia e aiuto continuo sia tra chi gioca dall'inizio, che tra chi entra a gara in corso».
Spesso parte proprio dalla panchina, ma Ciro Immobile può essere la carta in più da giocarsi per salvarsi?
«Immobile ha grande futuro e potrà aiutare, ma tutto l'attacco del Genoa è di alto livello. Floro Flores, Borriello, Immobile: nessuno tra chi è in corsa per la salvezza ha un potenziale offensivo del genere».
Da ex difensore, come valuta la difesa del Genoa?
«Con l'ottimo mercato di gennaio è stata sicuramente rafforzata a dovere. La difesa a tre è uno dei punti di forza della formazione rossoblu. Portanova, Granqvist e Manfredini sono esperti, sicuri e affidabili».
Chi la spunterà tra le due sue ex squadre? Come finirà Napoli-Genoa?
«Sarà una partita molto dura e in bilico per 90 minuti. Il Genoa deve cercare di fare punti importanti e anche un pareggio potrebbe andare bene, mentre gli azzurri vogliono restare al secondo posto che significa accesso diretto alla Champions. Mazzarri ha un solo risultato a disposizione. C'è da dire che la vittoria di Torino ha dato morale al Napoli e non è certo il momento ideale per affrontarlo».
Cosa può essere determinante nella partita?
«L'attenzione nella fase difensiva. In questo momento il Napoli sembra più fresco e in forma del Genoa, ma queste gare si giocano sui nervi e ogni pallone può essere quello decisivo».
Il Napoli può veramente arrivare secondo?
«Il Napoli è squadra unita che sa soffrire e che è pronta a giocarsi alla grande il finale di stagione.

Il Milan sta correndo, ma la squadra di Mazzarri sta regalando grandi soddisfazioni ai suoi tifosi e credo possa mantenere questo secondo posto».

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