Il Partito Liberale frena Enrico Musso. La sua candidatura a sindaco e, contemporaneamente, il suo impegno per unelezione ai vertici nazionali del partito non convincono. E al senatore tuttofare arriva una lettera aperta da Enzo Lombardo, consigliere nazionale del Pli dai toni tuttaltro che positivi. «Carissimo Senatore Musso, per prima cosa vorrei ringraziarLa per avere pubblicamente, e finalmente, detto qualcosa riguardo alla Sua candidatura alla Segreteria Nazionale del Pli, seppur a cinque giorni dallinizio del Congresso Nazionale e nonostante in queste settimane più volte Lei sia stato tirato in causa un po da tutti, me compreso», attacca Lombardo.
Laccusa mette in evidenza anche molte prese di posizione contrarie allo stesso Pli e scelte ritenute troppo opportuniste. La lettera aperta racchiude tante considerazioni diverse, per poi chiudere con due stoccate a Musso, prendendo a spunto sia sue recenti dichiarazioni contro il Pli, sia la sua scelta di candidarsi a sindaco di Genova senza il somboli del partito che vorrebbe guida. «Siamo dispiaciuti che il nostro Vice Segretario Nazionale ci consideri un simulacro di partito e di liberalismo e che pensi che la sua sola persona al posto di Stefano de Luca, possa magicamente trasformare il simulacro in simbolo. Se così fosse Lei sarebbe un taumaturgo, ed ho smesso da tempo di credere ai taumaturghi - attacca in conclusione Lombardo -.
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