La prima puntata dell'inchiesta del Giornale sul degrado di Albaro, quartiere da sempre considerato come il salotto di Genova ma da anni ormai trascurato dall'amministrazione comunale e che vive un lento declino, ha portato un primo risultato. Dopo la denuncia sulla situazione di Valletta Cambiaso, i cui vialetti sono stati scambiati da molti padroni di cani per gabinetto a cielo aperto per i propri migliori amici, il consiglio municipale si è mosso con un documento unitario per promuoverne una riqualificazione che possa permettere alle famiglie e, soprattutto ai più piccoli, di poter usufruire come si dovrebbe questo spazio verde nel cuore della città.
Ad interessarsi della vicenda è stato proprio il presidente del Municipio VIII Alessandro Morgante che ha già disposto con la polizia municipale controlli più frequenti da parte degli agenti per monitorare che non vi fosse un peggioramento della situazione già critica.
«Valletta Cambiaso è uno dei pochi spazi verdi pienamente fruibile per i bambini e genitori tale da permettere condizioni di tutela da traffico o altri disturbi ambientali - si legge nel documento -, vanno considerate le continue lamentele da parte di genitori che frequentano il parco di Valletta Cambiaso in riferimento alla presenza costante di cani senza museruola e guinzaglio e spesso di taglia notevole; e considerato che è divenuta cattiva abitudine di alcuni padroni maleducati e incivili, non rimuovere le deiezioni canine sia dai vialetti sia da aiuole, contribuendo così a creare situazioni di pericolo per l'igiene pubblica; considerato che le condizioni di disagio derivanti dalla presenza di cani liberi persistono nonostante all'interno della Valletta si trovi uno sgambatoio che sarebbe idoneo a consentire ai cani condizioni di libertà di corsa, anche se lo stesso si trova da tempo in condizioni di scarsa manutenzione con ampi varchi nella recinzione» si chiede l'intervento del presidente municipale.
Su questa base la giunta municipale è stata impegnata a ripristinare da subito lo sgambatoio mettendo a propria disposizione anche una collaborazione se vi fossero delle iniziative di volontariato attivo e a ripristinare la cartellonistica «mirata a rammentare mirata a rammentare i corretti comportamenti nella gestione dei cani sia nel loro contenimento che nella raccolta delle deiezioni, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione preventiva dell'utenza del parco».
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