Murales, nomadi e monumenti degradati: l'inerzia di TursiLe interrogazioni di Rixi (Lega)

Decoro, sicurezza, rispetto dei propri beni artistici e un maggior controllo per arginare fenomeni di vandalismo e situazioni di illegalità. È il capogruppo della Lega Nord in Comune, Edoardo Rixi a mettere di nuovo il sindaco e la sua giunta di fronte a problemi annosi e irrisolti della città con una serie di interpellanze. A partire dal murales comparso in via Cantore «che mescola apparentemente calcio e politica ma nel quale - scrive il leghista - prevale sempre il solito denominatore comune, cioè l'inneggiare alla violenza». Sul graffito fatto da alcuni ragazzi del centro sociale Zapata di Sampierdarena aiutati da un gruppo di Milano, i Wolks Writers, compare la scritta «Acab», un insulto agli agenti. Ma quello di via Cantore, fa notare Rixi, non è certo l'unico imbrattamento sui muri della città. «Anche lungo via Rolando sono state apposte scritte ingiuriose e minacciose verso alcune parti politiche e talune anche in riguardo alla mia persona - scrive il consigliere del Carroccio -. Chiunque in via Balbi o in via delle Fontane può constatare un assaggio dello scempio che la totale assenza di controllo da parte dell'amministrazione comunale al fenomeno sta producendo».
E quindi le domande del leghista all'amministrazione: se qualcuno ha autorizzato l'iniziativa dal murales, se invece si tratta di un graffito abusivo, perché non c'è stato nessun intervento da parte del governo cittadino, e se il sindaco è a conoscenza dello scempio perpetrato su tutti i muri cittadini, qual è l'azione preventiva messa in campo dal Comune.
Quindi dopo il murales, segue un'altra serie di interrogazioni, sulla presenza del centro sociale Zapata a Sampierdarena ignorata dall'amministrazione; sull'ennesimo accampamento di zingari in zona Lungomare Canepa, problema cronico - scrive Rixi -, la comunità nomade ha occupato un ex magazzino ed un'ex officina auto. Sempre nomadi: il leghista chiede al Comune se i bambini di famiglie nomadi paghino regolarmente la retta della refezione scolatstica e a quanto ammonta la retta.

Infine un'interpellanza sull'Arco in piazza della Vittoria, considerato uno degli esempi più sifnigicativi dell'urbanistica del '900. Il monumento viene usato come spazio per pic-nic, sugli scaloni ci sono siringhe e rifiuti, per non parlare delle infiltrazioni d'acqua nella cripta. E Tursi che fa?