La tribuna d'onore ha confermato, anche domenica, sontuosamente, la sua funzione di «nursery» (come piacevolmente sottolineavano Gessi Adamoli e Matteo Gerboni), bimbetti, bimbette in fasce, nonnini, nonnine, mammine, badanti, baby-sitter... tutti per sostenere questo tormentato Grifone.
Persino Preziosi, forse dopo tante partite, sorrideva contento, baciava, accarezzava, abbracciava i piccoli nipotini (era già arrivato il risultato del Palermo). È stato alla fine, un generale abbraccio, guance vecchie e guance nuove. Anche il tradizionale bacio di Biondi al suo presidente è stato molto più lungo del solito.
Premio. È uscito con una straordinaria «standing ovation», Marco Boriello. La super tifosa Suny Verrone ha invitato al suo «Skipper» sulle banchine del porticciolo di Santa, il bomber rossoblù a cui ha dedicato il «piatto» che l'ha fatta trionfare alla rassegna enogastronomica «Un week-end Gourmet», fra tutti i più celebri ristoranti di Santa. Ecco il «piatto-Borriello»: «Gamberi in crema di cannellini con emulsione di pesto». Commossa e piena di lacrimucce Suny vuole dedicare una festa tutta per Marco (l'invito glielo facciamo da queste colonne) in una serata memorabile: «Se lo merita - ha detto Suny - è stato il nostro bomber, si è... mangiato tanti avversari, ora è giusto che mangi un piatto a lui dedicato, tutto suo».
Confessore. Il clima euforico di fine gara ha coinvolto anche il pimpante Don Fabrizio, confessore dei genoani a Pegli, apparso scattante, allegro, saltellante da una tribuna all'altra. Portava felicità e allegria: un bacio a Paola Giometti, una pacca sulle spalle ai vecchi amici. Don Fabri, ci dicono, è una persona adorabile, giovane che veste da «play boy» cattolico (il cardinal Bagnasco è d'accordo), fa il confessore nel villaggio pegliese. Ha sempre avuto un grande amico in Juric che stimava molto (e pare lo abbia anche convertito...). Il Genoa gli ha offerto un campetto tutto erba a S.Quirico dove Don Fabri ha il suo eremo. Domenica, fra l'altro, la Curia genovese (e rossoblù) era ben rappresentata: accanto a Don Fabri, nuova generazione, non mancava Padre Mauro («padre superiore») lui addobbato come da sempre in rossoblù. Lassù quest'anno, qualcuno (in quanto genoani) li ha amati davvero.
Papà. A proposito di nursery, s'è visto anche papà Mimmo Criscito. Arrivato con la dolcissima mamma Pamela e in braccio il primo marmocchio Alfredo, alla mano il secondo Nicolò. Hanno portato fortuna al Grifo. «Torni?» gli hanno chiesto. Risposta: «A volte ritornano...». Sorridente era anche Gigi Cagni, il salvatore dello Spezia: «Ti riconfermano?». Risposta: «Se sono intelligenti, sì...».
Notati: Bedi Moratti, annoiata (che dirà al fratellino?), Bergomi commentatore imbarazzato, Cassano entrato da solo in campo (che folle!) per ricevere sadicamente grandinate di fischi. È tutto.
Arrivederci con questo «stadio indiscreto rossoblù» alla prossima stagione.
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