(...) Nell'immediato conclave, il 3 settembre del 1914, venne nominato Papa, esattamente 30 giorni dopo che le truppe austriache avevano invaso la Serbia, iniziando così il disastroso primo conflitto mondiale.
Le preoccupazioni del Papa per le povere popolazioni civili travolte dal conflitto sono enormi e quando nel 1917, dopo tre anni di sanguinosa guerra in trincea, parla «d'inutile strage», tutti i belligeranti, sia da una parte che dall'altra l'accusano di «disfattismo». Si preoccupa molto anche della guerra dell'oriente, molto dimenticata dall'Europa e dai suoi organi di stampa. L'esercito turco è impegnato nel Caucaso contro i Russi, nella Palestina e nel Libano contro le truppe dell'Intesa e nell'odierno Irak. La Turchia ha 325.000 morti nei militari e le vittime civili raggiungono il 1.000.000 di persone. La sua preoccupazione per l'Oriente lo porta a fondare l'Istituto Pontificio di Studi Orientali e la Congregazione della Chiesa Orientale. Finita la guerra l'Impero Ottomano è distrutto e suddiviso in tanti Stati sotto il mandato dei Francesi e degli Inglesi.
Le preoccupazioni del Papa per questo popolo sono tali che l'Istituto Italiano di Cultura di Instanbul si fa portatore della realizzazione di un monumento che lo ricordi. Significativa è la dedica: «Al grande pontefice dell'ora tragica mondiale Benedetto XV, benefattore dei popoli senza distinzione di nazionalità e di religione. In segno di riconoscenza, l'Oriente. 1914-1919»
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