Il Pd adesso cambia passo Ma a suon di pernacchie

Il Pd adesso cambia passo Ma a suon di pernacchie

Il Pd cambia passo...a ritmo di pernacchie. Ieri mattina nella sede del partito di Piazza della Vittoria è stata infatti una sonora pernacchia degna del miglior Alberto Sordi il primo commento in risposta alla presentazione di Lorenzo Basso. «Per descrivere la situazione del Pd vorrei iniziare da una frase di Martin Luther King», è stato l’esordio del segretario regionale, interrotto dall’onomatopeico e anonimo commento in sala. La frase in questione era «gli uomini si giudicano da come reagiscono al fallimento e non al successo». Basso ha riconosciuto - e come avrebbe fatto a fare diversamente? - il fallimento del partito alle primarie. «Il Pd riconosce la sconfitta alle primarie ma si è rialzato velocemente - ha analizzato - A differenza di Milano, Napoli e Cagliari dove il partito è andato in confusione, qui siamo riusciti a rialzarci e riorganizzarci in una settimana». E ora? Lo slogan dell'incontro recitava: «Il Pd cambia passo». «Il centrosinistra si è compattato nella coalizione per sostenere con convinzione Marco Doria - ha spiegato sempre il segretario regionale -. Da ieri (giovedì per chi legge, ndr) abbiamo iniziato a discutere del programma e siamo sicuri di trovare una base comune». Sarebbe stato troppo innovativo, e un cambio di passo vero, discutere solo del Pd e così Basso non si è lasciato sfuggire l'occasione di puntare il dito contro gli avversari, senza risparmiare quasi nessuno. Subito un attacco generale: «il centrodestra non può considerarsi compatto come noi, essendo diviso in cinque candidati che si vergognano ad essere classificati sotto il Pdl, ponendosi come indipendenti». Per la cronaca: Marco Doria è il candidato sindaco del Pd o forse il candidato indipendente che ha sconfitto alle primarie le due candidate indicate dal partito? Forse ci siamo, e si sono, persi qualche passaggio. Dopo quest'introduzione Basso ha analizzato i candidati uno per uno partendo da Vinai. «È sempre stato un uomo del Pdl che Scajola ha provato a proporre da mesi e che oggi si vergogna di candidarsi sotto il nome del suo partito». Quindi è stata la volta di Musso. «È stato eletto direttamente da Berlusconi come senatore in una lista bloccata del Pdl e dopo essersene andato anche lui si vergogna ad essere avvicinato al partito». Saveri (Primavera Politica) «è cresciuta nel Pdl firmando anche il duro documento contro il Musso-traditore e ora si propone con una sua lista civica». Su Susy De Martini, Basso ha manifestato una certa amnesia dicendo che «dopo le Europee del 2009 con il Pdl ha lasciato il partito riproponendosi oggi con La Destra». La dimenticanza non da poco riguarda le Regionali 2010 quando la De Martini appoggiò Burlando con il suo movimento Forza Liguria. L'analisi di Basso è proseguita con Rixi: «riconosco in lui una certa coerenza con le sue scelte di appartenenza alla Lega». Infine una battuta su Armando Siri (Pin): Non lo conosco bene, di sicuro non è di sinistra».
Il nuovo segretario provinciale ad interim, Lunardon, non ha perso l'occasione per rincarare la dose: «Dobbiamo salvare Genova come l'abbiamo salvata negli anni ’90 e nel 2000». Lunardon ha quindi concluso indicando nello specifico la road map di questo «cambio di passo» paventato dal Pd. «Partiremo dai municipi con nove incontri programmatici per discutere il programma dal basso partendo da quattro punti: nuovo welfare, lavoro e infrastrutture, green economy e ambiente, nuova stagione costituente - ha spiegato -. I tempi sono stretti, entro il 25 marzo dovremo avere le liste pronte per raccogliere le firme e presentare tutto il 2 aprile».

A proposito delle liste Basso e Lunardon hanno anticipato un rinnovamento con il 50 per degli uscenti che non verranno ricandidati (l'unico ufficiale per ora è solo Pasero). Rottamazione in stile Matteo Renzi? «Nessuna rottamazione, l'età anagrafica non sarà un criterio di selezione». La giovane gerontocrazia è appena iniziata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica