«Se devasteranno un'altra città noi ci gireremo dall'altra parte»

«Se devasteranno un'altra città noi ci gireremo dall'altra parte»

(...) assaltati come quello di corso Sardegna, o quello alla Foce lambito dagli incendi appiccati sotto i portici alle banche. Milioni e milioni di danni, che in parte furono ripagati grazie allo Stato, e dunque coi soldi dei cittadini. Chi è stato a devastare Genova? C'è da chiederselo, visto che si sono sentiti commenti del tipo «in fondo hanno solo rotto vetrine». «Delle due l'una: o non si è stati capaci di trovarli o non si è voluto trovarli», commenta Maccari. Il sentimento più comune fra le forze dell'ordine è lo scoramento. «È una vergogna - commenta Maccari - quello che provano i colleghi è un sentimento di solitudine, questa non è democrazia. E lo ripeto, anche se il nostro compito è quello di rispettare gli ordini, dopo quello che è accaduto viene voglia di non rischiare più la vita, ma di lasciar correre, girarsi di là, far finta di non vedere».
Certo, continua Maccari «se le forze di polizia avessero dovuto vedersela con dieci persone intenzionate a distruggere la città, tutto sarebbe andato molto diversamente. La realtà, purtroppo, è stata ben altra. Non furono certamente una manciata quelli che persero ogni controllo undici anni fa, scaricando sulle forze dell'ordine la violenza insensata che il delirio della folla notoriamente amplifica. Non furono certamente una manciata quelli che lanciarono bombe, pietre, cassonetti, estintori e qualsiasi altra cosa contro i tutori della sicurezza, cercando di fare quanti più danni si riuscisse e, possibilmente, di seccare qualcuno che portava una divisa». I poliziotti si sono sentiti traditi dalle istituzioni, dagli amministratori, dal silenzio dell'opinione pubblica e dei giornali. Da quelli che hanno applaudito lo per le condanne alla polizia. Dal silenzio di quasi tutti, anche di chi è stata in quei giorni tutelata la sicurezza. L'unica voce che si è alzata in città a criticare la sentenza sui non global è stato Gianni Plinio responsabile della sicurezza per il Pdl «È un segnale negativo - dice - soprattutto in epoche in cui c'è ancora chi predilige gli scontri di piazza e la violenza più brutale. La Cassazione non ha dimostrato nei confronti dei black bloc devastatori e saccheggiatori del G8 genovese lo stesso rigore di una settimana fa verso agenti e funzionari della Polizia di Stato. Giova ricordare che i danni subiti dalla città furono valutati in oltre cinquanta milioni di euro. È vergognoso anche constatare che per alcuni esponenti della cosiddetta intellighenzia di sinistra il devastare una città non sia reato».

Come don Gallo che ha affermato che i collaboratori di Di Gennaro nel 2001 «andrebbero fucilati alle spalle», la cui dichiarazione è stata criticata dal segretario provinciale Coisp Matteo Bianchi e dal coordinatore di Forza Nuova Mario Troviso.

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