«Se qualcuno aveva un'idea, era il primo a cui proporla»

«Se qualcuno aveva un'idea, era il primo a cui proporla»

di Sergio Maifredi*

Riccardo Garrone era il nume tutelare di chiunque avesse un'idea nuova a Genova. La prima persona a cui il pensiero andava.
Quando immaginai uno spettacolo su una nave RoRo che avrebbe toccato sette porti nel Tirreno, da Imperia a Palermo per Genova 2004 andai, con Tonino Conte, a parlarne a Garrone. Il progetto poteva sembrare folle ma lui si appassionò. Mi chiamava alla sera, dall'auto che lo riportava a casa. Si informava di come stessero procedendo i lavori.
Poi, ho avuto la sorte di condividere con lui l'impegno al Carlo Felice come consigliere di amministrazione e di apprezzarne il rigore, la pazienza, il senso di responsabilità. Ho sempre accolto i suoi consigli come preziose e sagge parole. Da scolpire bene nella mente.
In tempi recenti, volli condividere con lui la costruzione della mostra su Yves Klein a Palazzo Ducale. E con attenzione, cura e generosità sostenne il progetto.
Ma, soprattutto, decise per primo e diede il coraggio e la forza a noi di proseguire e ad altri di unirsi e diventar parte della cordata. Imponeva rispetto: il mio pensiero nel lavorare era sempre rivolto al momento in cui lui avrebbe visto il nostro lavoro.
La foto qui a fianco è il regalo che abbiamo potuto fare alla città allestendo a Genova, unica mai realizzata, la vasca di pigmento Blu Klein YKB per la mostra del 2012 a Palazzo Ducale, prodotta insieme alla Fondazione Edoardo Garrone. Per tanto tempo il presidente è stato motore propulsore, con il suo appoggio all'idea e coraggio di osare, di un progetto che sembrava impossibile. Ancora lo ringraziamo per questo.
Ricordiamo quindi con particolare affetto e riconoscenza il presidente.
Oggi, la mia carissima collaboratrice e amica Lucia Lombardo è passata davanti ai suoi uffici in via San Luca e mi faceva notare come la porta fosse chiusa, in segno di lutto, come si fa nelle case per bene, dove ancora si accosta a metà e si sta in silenzio.


Il suo non era il sognare dei sognatori, ma un saper vedere oltre, avendo il coraggio della sfida, la capacità di appassionarsi, il coraggio di vivere nel futuro.*regista e consigliere di amministrazione del teatro Carlo Felice insieme a Riccardo Garrone

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica