Gli studenti del «Paganini» e l'«Arca di Noè» di Britten Lo spettacolo al Ducale il 21 dicembre

Curioso. Per il 21 dicembre prossimo i Maya hanno previsto la fine del mondo e gli studenti del Conservatorio Paganini preparano l'Arca di Noè: sembra fatto apposta, evviva la scaramanzia. «Noye's Fludde» di Benjamin Britten va in scena nel fatidico giorno, il venerdì prima di Natale, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, con un doppio appuntamento: alle 10.30 per le scuole e alle 21 per tutto il pubblico. Spettacolo allestito dal «Paganini», che cura la parte musicale e quella scenica, e da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, che ha curato una serie di laboratori con le scuole dell'infanzia e le primarie per la realizzazione delle maschere degli animali del coro; con apporti del Teatro Stabile, dell'Accademia Ligustica e della Fondazione Carlo Felice. Insomma, una collaborazione tra una moltitudine di giovani e giovanissimi genovesi. Un'impresa biblica, come ironizza il direttore del Paganini Claudio Proietti.
«È importante che le nostre nuove generazioni capiscano davvero l'importanza della cultura - afferma l'assessore alla cultura Carla Sibilla - e che si trovino insieme a vivere e produrre arte. Cosa c'è di più bello?». «Noye's Fludde» (Arca di Noè) è un grandioso spettacolo di teatro musicale concepito nel 1958 da Britten e ispirato ai «Chester Miracle Plays» (le Sacre Rappresentazioni), in cui protagonista era la gente del popolo. E allora ecco che accanto ai professionisti «giocano» - nel senso di «play», che non a caso si traduce anche con suonare - studenti più o meno avanzati, bambini alle prime armi con il pentagramma, bambini completamente digiuni di note musicali, spettatori ignari, preparati e coinvolti da un abile direttore d'orchestra. Di tutto un po' (almeno tre generazioni!) nello spirito, appunto, di questa popolare tradizione musicale che volutamente esclude il teatro come luogo di rappresentazione - avendo un palcoscenico separato dal pubblico - e scegliendo un ambiente in cui tutti siano a stretto contatto tra di loro.
Il succo è un po' questo: ognuno fa quel che sa fare e quello che fa è indispensabile. Britten docet. L'organico è immenso: due cantanti professionisti, Claudio Ottino (Noè) e Simona Pasino (moglie di Noè), dieci giovani cantanti, l' attore Andrea Cioffi (Voce di Dio), un quintetto strumentale, un'orchestra giovanile, pianoforte a quattro mani, percussioni, un flauto dolce solista (Manuel Staropoli) e due altre sezioni di flauti dolci, di cui una giovanile, un Coro degli Animali (voci bianche) e un Coro della Congregation. Direttore, Antonio Tappero Merlo.

Questo mirabolante concerto di Natale aiuta il progetto «End Polio Now» a cura del «Rotary Liguria e Piemonte» per la lotta alla poliomelite, dimostrando l'impegno di questa associazione internazionale per il sociale e la collettività. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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