La Germania ha scelto di non scegliere

Quanti attendevano il responso elettorale tedesco per illuminare la sfera di cristallo della politica europea sono serviti: la Germania si trova in una grave situazione di stallo dove la vittoria della Merkel non è sufficientemente grande per consentirle di governare, mentre la sconfitta di Schröder è troppo piccola per prescindere dalla sua persona.
Una delle ipotesi per un futuro governo, peraltro immediatamente smentita, potrebbe essere quella della «Grande Coalizione» che costringa i contendenti a una pace forzata all’interno di un governo che qui da noi sarebbe chiamato «delle larghe intese».
Per ora però l’unica cosa sulla quale sono tutti d’accordo è quella di non prendere in considerazione i voti della sinistra radicale di Oskar Lafontaine, personaggio che potrebbe essere considerato una sorta di Bertinotti tedesco.


E pensare che invece, dalle nostre parti, sono ben due i partiti che, già nel nome, si richiamano al comunismo e che sgomitano per andare al governo attesi a braccia aperte dal resto del centrosinistra.
Come al solito, non vogliamo farci mancare niente!

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