Bambini in allarme in Liguria. Gesù Bambino rischia di non ricevere le letterine. A meno che non si veda recapitare una valanga di richieste di regali il giorno 20 dicembre, quando ormai rischierebbe di trovare vuoti gli scaffali dei negozi.
Neppure la tradizione, infatti, ferma lo sciopero di postini, portalettere e personale degli uffici addetti al recapito. Dal 5 dicembre al 3 gennaio sarà dura vedere le cassette della posta riempirsi sotto Natale, anche solo per lo scambio di auguri. Lappello a non fare una sola ora di lavoro in più rispetto a quelle ordinarie viene rivolto da tutti i sindacati del settore Poste e telecomunicazioni e può portare alla paralisi delle consegne. Al momento la carenza del personale costringe lazienda a chiedere prestazioni fuori orario a tutti i dipendenti per riuscire a «coprire» i posti lasciati liberi dai colleghi in ferie, in malattia o infortunio o per ogni motivo non in servizio. Una situazione che però va avanti da troppo tempo. «Alcuni colleghi si offrono volontari, ma molti vengono precettati - accusa Giuseppe Saffioti, delegato delle rappresentanze sindacali unitarie -. È una cosa inaccettabile, anche perché questo avviene per evitare assunzioni, anche temporanee. Tra laltro aspettiamo nuovo vestiario da quattro o cinque anni, molti sono costretti a indossare vestiti propri al posto di una divisa ormai logora».
Lo sciopero dello straordinario appare quindi ormai inevitabile. Con lunica tregua fissata per il solo giorno del 20 dicembre, data di scadenza per la consegna dei bollettini Ici e quindi «soggetta a franchigia» per legge. «È una situazione in atto da tempo - confermano allufficio stampa delle Poste -.
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