Un portavoce del Getty ha detto che il museo aveva sperato che la situazione non raggiungesse un livello di rottura con le autorità italiane, perché "il pubblico ne soffrirebbe". Ma ha anche insistito sul fatto che l'istituzione californiana non intende cambiare posizione sul Lisippo. La posizione del Getty resta, dunque, quella espressa dal direttore Michael Brand, che si è detto disponibile a far tornare in Italia 26 dei 46 pezzi chiesti dal governo italiano, compresa la Venere di Morgantina. Ma tra questi non c'è il Lisippo, che a Los Angeles è conosciuto come il "Getty Bronzè" ed è uno dei pezzi forti della collezione del museo. Nel proprio comunicato, il Getty Trust sottolinea che sono stati forniti documenti in abbondanza per dimostrare che l'Italia non ha diritto a reclamare il capolavoro. "Vogliamo reiterare - afferma la nota - quanto sia importante risolvere le nostre differenze. L'Italia e il Getty hanno tanti interessi in comune in campo artistico. Noi al J. Paul Getty Museum raccontiamo ogni giorno la storia della ricca eredità culturale italiana".
Il governo italiano, però, attraverso il ministro Rutelli, continua a sperare in una soluzione positiva della querelle: "Il 2006 si chiude male, dice, ma con il nuovo anno le cose potrebbero cambiare: se il 2007 porterà ad un accordo saremo ben felici. Ma che non siavaccordo a metà, non potremmo accettarlo".