Roma - "All’inizio ho temuto di non
riuscire a superare la fase di adattamento e privazione affettiva. Poi,
proprio perché amo le sfide, ho voluto provarci fino in fondo,
abbandonando l’idea che in quanto disabile non ce l’avrei fatta": a
parlare così è Gerry Longo, il concorrente non vedente eliminato nella puntata di ieri del
Grande Fratello.
Raccontare la mia disabilità "L’idea iniziale era quella di raccontare in chiave costruttiva e
propositiva la disabilità - racconta il trentunenne -, ma volevo anche mettermi in gioco.
Il mio essere vero e propositivo poteva essere uno spunto di
riflessione costruttiva per persone normodotate che non avevano
mai avuto la possibilità di avvicinarsi alla disabilità e insieme un
modello positivo per chi non riesce a raccontarsi superando i limiti
spesso imposti dalla non accettazione della propria condizione".
Ora Gerry vuol tornare al suo lavoro all’Enac (Ente nazionale
aviazione civile), dove si occupa "della gestione della parte dei
reclami legata alla corretta applicazione del regolamento europeo
che garantisce pari diritti nel trasporto delle persone a ridotta
mobilità".
"Con Siria è finito tutto" "Tra me e Siria
è finita. Ha preferito salvare Vittorio perchè sapeva che ero un
personaggio forte. Mi ha deluso profondamente, non credo che le
cose tra noi potranno tornare come prima".
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