Ghinolfi: «All’auto aziendale il riconoscimento di volano per l’economia e l’ambiente»

Dopo il crollo delle immatricolazioni del 2009 e le difficoltà attraversate nel 2010, testimone sì della ripresa del car rental ma con la locazione a lungo termine ancora in rosso e con una flotta circolante in calo, il 2011 dell’autonoleggio annuncia l’inversione di tendenza, grazie soprattutto al rinnovo dei contratti prorogati in precedenza dalle aziende. Per il settore, che annovera una clientela di 65mila imprese e 2.400 Pubbliche amministrazioni per un giro d’affari prossimo al 15% del mercato nazionale dell’automotive, l’attesa ripartenza coincide con il cambio al vertice di Aniasa, l’Associazione di categoria: al neopresidente Paolo Ghinolfi, ad di Arval, il compito di spingere sull’acceleratore, sfruttando il viatico dell’adesione diretta a Confindustria e del progressivo ampliamento della base associativa (che già rappresenta il 95% delle società di noleggio) agli attori della filiera di servizi: «Si tratta innanzitutto - sottolinea - di mettere a frutto la raggiunta maturità, facendoci avanti con più forza nei confronti degli interlocutori istituzionali, e di aumentare il livello di visibilità del comparto», che da tempo lamenta una fiscalità penalizzante e che oggi è impegnato in una generale riorganizzazione per riallineare prestazioni e costi alla stretta seguita alla crisi, trovandosi anche a fronteggiare da un lato l’incremento dei premi assicurativi e, dall’altro, una revisione in fieri dei principi contabili del noleggio (col provvedimento Ias n°17) che potrebbe portare a equipararlo alla locazione finanziaria irrigidendo altresì le procedure.
«Moltiplicheremo gli sforzi - riprende Ghinolfi - per far comprendere ai nostri governanti e alle Istituzioni europee che il noleggio rappresenta uno strumento fondamentale di sviluppo e di ammodernamento. Di certo, una fiscalità che riconosca appieno l’auto aziendale come bene strumentale per l’impresa può innescare un circolo virtuoso con benefici non solo per l’occupazione e il Pil, ma anche per l’erario, grazie all’aumento delle immatricolazioni, e pure per l’ambiente».
Difatti il Nlt sostituisce di norma le vetture tra i 36 e i 48 mesi e il rent-a-car entro il primo anno di vita. «Il noleggio accelera il rinnovo del circolante, e se è vero che l’auto aziendale ha oggi un’età media di 7 anni, c’è ancora parecchio da fare per portarla a livelli consoni in tema di sicurezza e di emissioni.

E poi, perché il settore torni a crescere stabilmente, è necessario agire con proposte ad hoc sul segmento delle Pmi, cui si riconosce un altissimo potenziale di sviluppo». Ulteriori prospettive si intravvedono nel rinnovo del parco auto della Pa, 180mila vetture in tutto, sulla spinta a contenere le spese legata anche al federalismo fiscale.

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