È già iniziato il dopo Podestà La Beccalossi vice-Mantovani

Tutti in attesa della nomina ufficiale di Mario Mantovani a coordinatore regionale del Pdl. E c’è anche un piccolo giallo sulla firma di Silvio Berlusconi sotto la designazione: il presidente del partito ha già firmato oppure no? Il ritardo è dovuto a semplici problemi di tempo e di impegni che si susseguono oppure c’è ancora qualche difficoltà da superare?
Nel partito, in realtà, si discute già di chi sarà il vice e i problemi si spostano così in casa della ex Alleanza nazionale. Tocca al coordinatore nazionale Ignazio La Russa e ai suoi decidere chi sarà il numero due di Mantovani, ma è assai probabile che sarà Viviana Beccalossi, parlamentare ed ex vicepresidente della Regione, che non ha mai smesso di concentrarsi sulla politica lombarda.
La Beccalossi, bresciana, ha una lunga militanza alle spalle e un consolidato profilo di donna impegnata nell’attività politica. Ma rimane un elemento di debolezza ovvero che nessuno dei due, Mantovani e Beccalossi, è milanese. D’altra parte l’attuale vice di Podestà, Massimo Corsaro, ricopre importanti incarichi romani, dove è vicecapogruppo vicario del Pdl alla Camera, e si dedicherà a tempo pieno all’attività parlamentare.
Il tema di principale attualità politica a Milano (e in Lombardia) è che cosa cambierà a questo punto o, per dirla in modo più semplice, chi sale e chi scende tra i politici locali. Sarà il nuovo coordinatore a trattare le liste per le comunali e le nomine per Palazzo Marino. Poi, ma solo dopo il voto della prossima primavera, è probabile che qualche conseguenza toccherà anche il Pirellone.
Gli uomini più vicini a Mantovani, i suoi fedelissimi, sono il consigliere regionale Sante Zuffada, primo degli eletti nella Provincia di Milano e presidente della commissione Affari istituzionali del Pirellone, e Luca Squeri, assessore al Bilancio in Provincia.
Mantovani conta soprattutto su sindaci e amministratori locali, circa un centinaio in Lombardia, almeno a giudicare da coloro che si sono presentati la scorsa estate all’Unione del Commercio per l’assemblea di «Votati per la libertà», slogan che raccoglie i politici vicini a Mantovani.
A Palazzo Marino diversi consiglieri fanno già più o meno riferimento a Mario Mantovani, a partire dal capogruppo a Palazzo Marino, Giulio Gallera, appena nominato presidente della società Ecodeco, azienda di proprietà dell’A2A e che si occupa di valorizzazione dei rifiuti. Sono considerati vicini a Mantovani Fabrizio De Pasquale, presidente della Commissione Parchi, Arredo urbano e Verde, Giovanni Pezzimenti e Alessandro Fede Pellone.
Tutto lascia pensare che il debutto di Mantovani da coordinatore sarà morbido. Parlando con gli amici, lui dice che «sarà difficile farà meglio di Podestà per quel che riguarda i risultati elettorali» e queste parole sembrano già un’attestazione di disponibilità verso l’entourage di politici vicini all’ex coordinatore regionale.

Resta aperta la questione dei candidati alle comunali. Podestà aveva in lista Vincenzo Giudice, Guido Manca, Pietro Tatarella e il suo assistente, Marco Valerio Bove. Molte le incognite ed è probabile che sia proprio Bove a rimanere fuori.

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