«Nel centro storico è importante che restino dei letti per lemergenza e il pronto soccorso». Lo ha ribadito ieri limmunologo Ferdinando Aiuti, dopo aver illustrato, in Campidoglio, il suo piano di salvataggio per lospedale San Giacomo al presidente della regione Piero Marrazzo e al sindaco Gianni Alemanno con Italia Nostra e il comitato «Salviamo il San Giacomo». Il piano di Aiuti prevede che nellospedale restino 90 posti letto per «acuti» e gli altri siano riconvertiti in posti letto per lungodegenti e per la riabilitazione specialistica. «Una particolare attenzione - secondo limmunologo - ci dovrebbe essere per la rianimazione, la dialisi, la nefrologia, lortopedia la cardiologia e lonco-ematologia. Il piano prevede dopo 12 mesi un controllo. Alemanno e Marrazzo sono disponibili a sentire in materia tavoli tecnici. Ci hanno assicurato - ha concluso Aiuti - che dietro a tutta loperazione non ci sono speculazioni e che il San Giacomo resterà comunque un presidio per i malati». Intanto sono stati avviati a conclusione i processi di mobilità del personale finora operativo. A oggi - spiega una nota della Regione - per oltre l80% del personale operativo è stata definita la prossima destinazione di lavoro operativa dal primo novembre.
Sono complessivamente 354, i dipendenti del San Giacomo per i quali sono state avviate e si stanno completando le procedure di trasferimento: 214 sono quelli che hanno optato per la mobilità volontaria, altri 140 invece sono trasferiti in equipe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.