Giù per il tubo molto divertente

L’irriverenza è merce rara per un cartoon tanto che quando ti capita un prodotto alla Shrek si grida, se non al miracolo, almeno alla sorpresa. Giù per il tubo, dei creatori di Wallace & Gromit, si colloca in questo filone che diverte forse più gli adulti dei bambini, incapaci, spesso, di cogliere alcune ironiche citazioni. La storia rivisita in chiave umoristica la fiaba di Esopo del topo di città e di campagna attraverso le avventure del roditore Roddy che nel tentativo di sbarazzarsi di Sid, un sorcio che si è intrufolato nella sua lussuosa dimora, finisce, invece, per diventare la vittima cascando ingenuamente dritto nel tubo dello scarico del gabinetto. Precipitato nel sottosuolo londinese, Roddy si troverà coinvolto nel furto di un gioiello dalla topolina Rita, una sorta di Lara Croft in versione roditrice che dopo varie avventure lo riporterà nel suo mondo dorato. Ma è quello che vuole veramente Roddy? Il film, come detto, è tutta una citazione (da Terminator a Indiana Jones) e rappresenta il passaggio dalla plastilina che veniva manipolata in stop motion all'animazione computerizzata. Il risultato, a livello visivo, è forse meno efficace ma ben ripagato da una trama degna di questo nome.
Molto atteso, nel week end natalizio, era il debutto di Eragon, la trasposizione su grande schermo del primo capitolo della saga fantasy ideata dal giovane Christopher Paolini. È bene specificare che trattasi appunto di un fantasy perché nel guardare il film diretto dall’esordiente Stefen Fangmeier, esperto di effetti speciali, ti sembra di vedere le avventure di un eroe Marvel. Protagonista è un giovane che durante una battuta di caccia trova un uovo speciale dal quale nascerà il drago Saphira. Eragon (Ed Speleers) è destinato a diventare, suo malgrado, un cavaliere dei draghi per combattere, con l’aiuto della creatura alata, contro il perfido re Galbatorix (John Malkovich) ed il suo braccio destro ovvero lo spettro Durza (Robert Carlyle). A istruire Eragon ci penserà il mentore Brom (Jeremy Irons). Fin qui, tutti gli ingredienti giusti per un fantasy. Peccato, però, che il nostro Eragon sembra, come sottolineano sorridendo gli spettatori in sala, una sorta di supereroe. Oltretutto, se si va a vedere il nocciolo della trama non ci si discosta da quella universale di tantte fiabe. Molto rumore (quasi) per nulla.


I film più visti dal 18 al 24 dicembre sono: 1) Natale a New York; 2) Eragon; 3) Olè; 4) Déjà Vu; 5) Commediasexi; 6) Un’ottima annata; 7) Giù per il tubo; 8) The prestige; 9) Boog & Elliot a caccia di amici; 10) Happy Feet.

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