
Ci sono molti modi per raccontare il mondo. Non solo quelli tradizionali, ma anche quelli più moderni. Hoara Borselli e Roberto Parodi, "Il Parods", si confrontano. Il panel inizia con un filmato di quest'ultimo che descrive le aree di Milano, con il solito piglio frizzante. Applausi e risate. "Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno", dice Borselli. E lui: "Fin troppo". E prosegue: "Io amo questa città che mi ha adottato. Milano è per eccellenza la città che accoglie tutti ed è ancora attrattiva, anche se non è più quella di una volta. Oggi è più difficile vivere, anche se ci sono percentuali che vanno a compensarsi. Se però fai mestieri più semplici è complesso. Milano non va bene per tutti. A New York nessuno si lamenta del fatto che magari lavori lì ma vivi fuori. Ci sono aspetti di Milano che danno qualcosa di più. Un po' come a Venezia".
Borselli: "Sono nati anche i comitati anti Bezos". "Sì, ma meno male che il sindaco ha accolto il fondatore di Amazon. Questi attivisti sono molto bravi a fare rumore, ma poi non esistono. Un po' come è successo con il referendum: sembrava che l'Italia li volesse a tutti i costi, soprattutto quello sulla cittadinanza. E cosa è successo? Un disastro. A Venezia sono quattro cretini. Facciamo sempre una valutazione quando guardiamo una manifestazione vediamo chi sono e perché sono lì. La componente di protesta è molto instagrammabile, ma non dimentichiamo che questa parte gode dell'aiuto dei giornalisti che se possono mettere in pagina un poliziotto cattivo sono solo felici".
Scherzando, Borselli parla dell'"amore" di Parodi per l'auto elettrica. "Essendo un ingegnere meccanico, ho studiato il nucleare e molti mie colleghi sono dovuti andare via. L'energia più pulita è questa. In tutta la vita di un uomo che utilizza il nucleare, quindi ottant'anni, crea scorie pari a un bicchiere. La settimana scorsa ero in Francia e ho scoperto, parlando con una persona, che questa ondata di auto elettriche è stata una scelta industriale per essere in un settore minacciato dalla Cina e per godere di sussidi. Pechino, che ha iniziato molto prima di noi, ha raggiunto livelli che non potremo mai raggiunti. Ma come? Colonizzando l'Africa in modo subdolo. Lo fa ricoprendo d'oro i capi di Stato. Ed è per questo che è un continente allo sbando. Tutti i soldi che prende per le sue risorse, li ridistribuisce in modo totalmente sbagliato alla popolazione. Non l'aiuteremo agevolandone la fuga, come vorrebbero coloro che portano qui i migranti. Quando la Cina ha creato il progetto elettrico, ha preparato sei centrali a carbone. Attualmente l'Europa il 6% di gas serra, la Cina il 35%". E Parodi va in bicicletta? "Assolutamente no. Una delle attrattività di Milano era il traffico fluido. Questa cosa ce la siamo giocata con le piste ciclabili che servono a pochissimi. Abbiamo il nuovo triplete: i maranza, le borseggiatrici e le piste ciclabili. Le entità che il nostro sindaco tutela. Torniamo all'elettrico: a me va bene come possibilità. Tratterei una macchina elettrica come una spider. Se ce l'hai bene, ma non è che se non ce l'hai non puoi andare in giro. Questo approccio all'elettrico è totalmente sbagliato e non sta nemmeno in piedi. Ci sta solo per chi è ricco e può comprarsi una Tesla, che abita in una casa con un garage e il wall box. L'ultima trovata di Sala: non solo hai massacrato i milanesi con l'area B, ma li hai costretti a lasciare la macchina a Famagosta. Si pensa anche ad abolire le linee bianche, soprattutto attorno ai capolinea delle metropolitane. Questo perché odiano la mobilità privata. Ma quanto è odioso questo sistema? Si tratta del progetto del buon pendolare, che non ci va più bene. Non sono provvedimenti di sinistra, ma da Montecarlo, dove paghi otto euro all'ora. Ma sei a Montecarlo, non a Famagosta. Milano è tante cose, anche moda. Che ha centro nel quadrilatero. E chi ci va? Quelli con la Lamborghini, che mi stanno pure sul cazzo perché sono ostentatori. Però che negozi ci sono? E a chi vendono? Quelli con la Lamborghini. Il nostro sindaco cosa ha detto? La Lamborghini non ci può più andare. Ci devo andare o in bici o sui mezzi, così poi mi derubano. Non diteci che sono cose per il green e per la popolazione, perché non è così". In conclusione, Il Parods parla del suo ultimo libro: Facciamoci riconoscere. "L'ho scritto per i ragazzi, che mi chiedono come si fanno le cose e come ho fatto io a farle. Volevo dare dei messaggi e ho visto che molti di loro non sono seguiti. Né dalla scuola, che ormai è per pappemolli, e che ha paura di comminare delle punizioni. Ma la scuola dovrebbe essere una scuola di vita, che dovrebbe farti prendere delle facciate che ti servono nella vita. La scuola deve tornare a essere una base di educazione perché i genitori di oggi non sono più quelli di una volta. E poi serve anche per acrescere l'autostima, se uno si impegna. C'è poi una ostentazione dei soldi, che invece si dovrebbero fare con la gavetta.
Ma non sono l'unica cosa che conta. Per me le ricchezze sono: disporre del proprio tempo e quindi essere liberi; non dovere nulla a nessuno; non temere vendette; e infine poter mandare a quel paese chiunque se lo meriti".