(...) ai danni dei locali che ospitano il gruppo azzurro del consiglio comunale, al secondo piano della palazzina che sta di fronte allingresso principale di Palazzo Tursi, in via Garibaldi. Il racconto in diretta, pur se ovviamente ancora limitato a ipotesi, lo fa Raffaella Della Bianca, capogruppo di Forza Italia nella Sala rossa, che è stata la prima persona ad essere avvertita dellaccaduto: «Mi hanno chiamata - spiega Raffaella Della Bianca -, di mattina presto, le nostre collaboratrici che come sempre aprono il portoncino e i vari locali. Erano comprensibilmente emozionate, nel descrivere quello che si sono trovate di fronte»: la porta principale scassinata e semiaperta, la luce accesa, la altre porte interne ugualmente forzate. Dopo essersi rese conto che, nei locali, non cera più nessuno, le impiegate hanno chiamato il 118 e, contemporaneamente, si sono messe in contatto con la stessa Della Bianca: «La prima intenzione - riprende il racconto della capogruppo degli azzurri in consiglio comunale - è stata di verificare se fosse stato sottratto qualcosa. Ma qui è spuntato laltro mistero: dalla nostra sede non manca nulla. La persona o le persone, non sappiamo quante, che si sono introdotte nella sede, probabilmente la sera precedente, dopo che lultimo di noi, Gagliardi, verso le 18 è uscito, hanno aperto larmadietto che contiene la scatola delle chiavi, e basta. Nel sopralluogo abbiamo persino constatato con grande sorpresa che è stato ignorato un maglioncino di cashmere, appena comprato e ancora riposto nella confezione! E neppure sono stati toccati i computer».
Difficile, pertanto, pensare a un a incursione di ladri in cerca di qualcosa di pregio. «Abbiamo anche constatato - aggiunge Raffaella Della Bianca - che il raid, chiamiamolo così, non è stato fatto per vandalismo: è tutto in perfetto ordine, a parte le serrature rotte. Anche le carte sono a posto». Oltre tutto, la documentazione contenuta negli armadi e nelle scrivanie è di carattere pubblico, consultabile - «con piacere!» precisa la capogruppo di Forza Italia - da qualsiasi cittadino. E allora, qual è il vero obiettivo dellincursione? Se lo domandano anche gli inquirenti che stanno indagando a fondo sul fatto. «Noi, intanto - conclude Raffaella Della Bianca -, pure profondamente colpiti e amareggiati, dopo i primi rilievi delle forze dellordine ci siamo rimessi al lavoro, come se nulla fosse successo.
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