Gianmarco: papà mi voleva agronomo

da Roma

«E pensare che mio padre mi voleva agronomo!», spiega Gianmarco Tognazzi, tornando da Torino, dove l’attore ha finito di girare Il bene e il male, poliziesco tivù, in onda su Raiuno nel 2009, per la prima volta nel ruolo di uomo di legge, il Commissario Anastasi. Accanto a lui Antonia Liskova. Inseguito dagli impegni, forte del riconoscimento di Michele Placido, che lo volle come Carenza, in Romanzo criminale e di Fausto Brizzi, che lo impegna in Ex, commedia sentimentale anti-San Valentino, Gianmarco è padre di Andrea Viola (due anni) e marito di Valeria, professionista sassarese fuori dal giro dello spettacolo. Mentre infuria l’estate, l’artista ha molta carne al fuoco. Del padre ha la stessa faccia da duro, suo malgrado: non a caso è stato skinhead (Teste rasate di Claudio Fragasso), teppista (Crack di Giulio Base) e poco di buono (I fobici di Giancarlo Scarchilli).
Caro Gianmarco Tognazzi, che ruolo ha nell’episodio di Ex, insieme con Claudia Gerini?
«Sarò Corrado, parsimonioso gestore d’un ristorante, alle prese con l’organizzazione del proprio matrimonio. Un occhio alle spese e uno all’ex di lei, il prete che deve sposarci, mille equivoci e un addio al celibato: una girandola giocosa e amara. Torno a lavorare con Claudia, già mia partner a teatro, con Closer, commedia inglese dai toni duri».
Ha lavorato più in teatro che al cinema...
«Da diciotto anni ho una mia compagnia: l’anno prossimo porto in scena La pause di Dürrenmatt. Il teatro mi dà ogni sera la possibilità di cambiare qualcosa. Al cinema manca il contatto diretto col pubblico, ma mi entusiasma lavorare con Brizzi».
Ha lavorato con i suoi fratelli?
«Thomas mi ha diretto in S.O.S, un film campione d’incassi in Norvegia. Ma è uscito soltanto lì!».
Che ricordi ha di suo padre?
«Era un artigiano appassionato. A Velletri, dove sono cresciuto, lo ricordo circondato da attori, sceneggiatori. Conosceva ogni aspetto del suo lavoro.

A sedici anni, chiedevo di fare l’assistente volontario sul set, papà non voleva, non voleva che nessuno di noi seguisse le sue orme. Mia sorella Maria Sole era la più distaccata di noi dal mondo del cinema, ma ora fa la regista».

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