Pechino - Pechino potrebbe ridurre ulteriormente il traffico e chiudere un
maggior numero di fabbriche se l’inquinamento dell’aria persisterà durante i Giochi olimpici, secondo
quanto riferito oggi da un rapporto. Ma Greenpeace lancia l'allarme: "Gli atleti che stanno arrivando da
tutto il mondo a Pechino per le Olimpiadi hanno buoni
motivi per essere preoccupatì dall’inquinamento".
L'allarme di Greenpeace "Gli atleti che stanno arrivando da tutto il mondo a Pechino per le Olimpiadi hanno buoni motivi per essere preoccupati» dall’inquinamento della metropoli". Lo Sze Ping, direttore per la Cina del gruppo ambientalista Greenpeace, conferma le paure emerse negli ultimi giorni, nei quali la capitale è stato avvolta da un fitto smog. E rilancia: l’aria di Pechino non raggiunge lo standard considerato quello minimo accettabile dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Nel caso in cui questo standard non fosse raggiunto in tempo per le gare, ha proseguito il responsabile di Greenpeace, "ci sono ragioni per considerare la possibilità di rinviare alcuni eventi". La possibilità di rinviare o di spostare in un luogo diverso alcune gare era stata evocata l’anno scorso dal presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Jacques Rogge. In un rapporto sulla politica per l’ambiente a Pechino presentato oggi, Greenpeace sottolinea come la municipalità si sia mossa "con ritardo" in particolare nel "migliorare la situazione nel trasporto pubblico". La conseguenza, prosegue il rapporto è che nei primi tre mesi del 2008 "120mila nuove automobili" si sono aggiunte ai circa tre milioni di vetture in circolazione. Greenpeace riconosce però alla municipalità di Pechino che sono stati fatti dei passi in avanti e che le Olimpiadi "lasceranno in eredità", una situazione migliore per quanto riguarda il trasporto pubblico e il risparmio energetico.
Le misure prese dal governo Mentre le associazioni ambientaliste sostengono che gli atleti che affronteranno prove di resistenza potrebbero essere a rischio a causa dello smog, le autorità della capitale hanno già imposto un blocco al traffico e chiuso molte industrie, nel tentativo di ridurre le emissioni prima dell’apertura dei Giochi il prossimo 8 agosto. Ma la cappa di gas inquinanti copre ancora in modo preoccupante la città, e oggi, cresce la preoccupazione per la consueta afa di agosto, che potrebbe accogliere le decine di migliaia di atleti e spettatori in un cocktail di nebbia, fumi e polveri sottili. Un quotidiano ufficiale ha detto che le autorità potrebbero prendere misure ancora più drastiche per far fronte all’inquinamento. "Più veicoli potrebbero essere ritirate dalle strade e tutti i siti di costruzione e alcune fabbriche a Pechino e le aree vicine potrebbero essere chiuse temporaneamente se la qualità dell’aria peggiora durante i Giochi olimpici", ha detto il China Daily. Un funzionario dell’Ufficio per la protezione ambientale di Pechino ha confermato che si stanno mettendo a punto dei piani per maggiori tagli alle emissioni, ma non ha fornito ulteriori dettagli. "Le misure saranno implementate se la qualità dell’aria non raggiunge gli standard che abbiamo promesso", ha detto il funzionario alla Reuters.
L’inquinamento è stato una delle maggiori preoccupazioni per gli organizzatori dei Giochi, che hanno detto che il calendario delle gare di resistenza potrebbe essere revisionato per evitare di mettere in pericolo di salute gli atleti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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