Una giornata di passione La protesta si ferma resta convocato lo sciopero

Si avvia verso la sua conclusione la mobilitazione dei 4855 taxisti milanesi. Solo in tarda serata, con le prime dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza, Antonio Catricalà che ha parlato di «compensazioni per chi ha già la licenza» a fonte dell’eventuale aumento del numero deciso dall’autorità, si sono sciolte le assemblee sorte in maniera spontanea per la città. Una giornata tesissima quella di ieri: dopo un Consiglio dei Ministri fiume, durato oltre 8 ore, infatti, non era ancora chiara la posizione di Palazzo Chigi sulle liberalizzazioni delle licenze. Solo verso le 20,30 con le parole di Catricalà, i tassisti hanno ripreso servizio, a partire dagli aeroporti.
«Il governo dica che cosa vuole fare una volta per tutte - tuonava Raffaele Grassi, presidente del Satam, Sindacato Autonomo Taxisti Artigiani Milanese ancora nel tardo pomeriggio - questo tira e molla continua non allenta certo la tensione, anzi non fa altro che aumentare le preoccupazioni e scaldare gli animi». Nel frattempo mentre continuano le assemblee spontanee davanti alla Centrale, dove ieri un autista è stato picchiato e derubato da 4 colleghi per avere preso una corsa, i rappresentanti delle 26 sigle sindacali sono stati convocati dal prefetto, che giovedì aveva minacciato di precettare «chi interrompe il servizio pubblico». Gianvalerio Lombardi però ha revocato la minaccia di precettazione fino a martedì.
I taxisti ancora ieri erano divisi sia nella protesta - un centinaio nel tardo pomeriggio ha improvvisato una manifestazione al Binario 21 della Stazione - che nella posizione rispetto alla accordo siglato dalle 26 sigle sindacali con la Regione, per rivendicare la «liberalizzazione concertata» già realizzata nell’ultimo decennio. Tra i punti dell’intesa il mantenimento della disciplina del servizio in capo a Regioni e Enti locali, la regolamentazione concertata del servizio, la fissazione di tariffe massime. Un documento che, se soddisfa alcuni - «la posizione del Pirellone ci conforta» - viene bollato da altri come «un due di picche».


Così al momento rimane confermato lo sciopero nazionale di lunedì, cui aderiranno ovviamente le auto bianche milanesi, che hanno anche indetto una manifestazione, già autorizzata. Lunedì mattina i taxi si concentreranno tutti a San Siro.

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