Il giorno di autonomi e neofascisti Sfida in piazza, scontri annunciati

Oltre 600 uomini, tra polizia e carabinieri, un migliaio di simpatizzanti di estrema destra da mezza Europa in piazza Aspromonte per spostarsi poi in corteo fino a piazza Bernini per un comizio, altrettanti antagonisti scalpitanti in piazza XXIV Maggio. Senza contare i rom in ebollizione dopo gli incidenti di giovedì e le decine di migliaia di interisti davanti all’Arengario dove si proietta la finale di Champions. Non sarà una giornata facile oggi per la città. Anche se le manifestazioni politiche non dovessero trascendere in scontri di piazza. Una possibilità da non escludere, perché in questo contesto è pressoché impossibile fare pronostici. Peggio che per Bayern-Inter, per restare in tema.
Forza Nuova infatti aveva organizzato per questo pomeriggio alle 14 una manifestazione contro lo strapotere delle banche, invitando militanti di estrema destra da tutt’Europa. Incassando l’adesione di movimenti spagnoli, greci e ungheresi. I responsabili dell’ordine pubblico per giorni hanno cercato di convincere Roberto Fiore, segretario nazionale di Fn, a spostare la data. Se non piazza o addirittura la città. Ricevendo continui rifiuti. Così martedì il questore Vincenzo Indolfi ha proibito «qualsiasi» corteo, vista anche la non facile situazione della piazza per i migliaia di interisti. Offrendo in cambio un concentramento in piazza Aspromonte, dove ha sede Fn.
Nel frattempo è però andata in fibrillazione anche l’estrema sinistra. Rimasta però isolata dopo che il Comitato antifascista, appreso del diniego del questore, ha rinunciato alle iniziative in programma in mattinata in piazza Scala e Loggia dei Mercanti. Non soprassiederanno invece i Centri sociali che si sono dati appuntamento per le 14 in piazza XXIV Maggio. Il presidio non sarebbe autorizzato ma la questura ufficiosamente ha fatto sapere che se non si muoveranno dal Ticinese, non ci saranno interventi delle forze dell’ordine. In caso contrario, cariche e manganellate.
E quindi l’iniziativa torna in mano a Fiore e ai suoi amici. Per un paio di giorni hanno tentato inutilmente di mediare per ottenere uno spazio un po’ più visibile rispetto a quello spicchio di Milano che, avendoci la sede, considerano il cortile di casa. Ma qualsiasi controproposta è stata respinta: piazza Aspromonte o niente, ha tagliato corto il Questore. E alla fine il diktat è stato accettato con un compromesso. Concentramento in piazza Aspromonte alle 13, anziché alle 14, poi breve passeggiata di 600 metri fino a piazza Bernini per il comizio. Ma non sarà facile tenere fermo quel migliaio di camerati attesi per oggi. Facile da immaginare irruzioni qua è là per la città nel corso della giornata. Tra le tante ne è stata annunciata, più o meno ufficialmente, una in tardo pomeriggio in Duomo, quando la piazza sarà piena di tifosi nerazzurri, avventori ai tavolini dei bar e milanesi in giro per spese.

Rendendo così impossibile qualsiasi intervento «militare» delle forze dell’ordine. Forze dell’ordine che per tenere d’occhio un po’ tutti, saranno schierate massicciamente: non meno di 600 tra carabinieri, polizia e guardia di finanza.

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