Le giostre non sono "chic" La sinistra sfratta il Luna park

Folla da record e Ambrogino non bastano. La sinistra e i radical chic bocciano le giostre di carnevale al Sempione. Fi: "Sono storiche"

Le giostre non sono "chic" La sinistra sfratta il Luna park

Sembra quasi una beffa. Lo scorso 7 dicembre l'Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti (in una sigla, l'Anesv) ha ritirato dalle mani del sindaco Beppe Sala l'Ambrogino d'Oro. A quasi settant'anni dalla sua fondazione - era scritto nella motivazione - rappresenta «la più antica associazione del settore con la finalità di tutelare e perpetrare la tradizione popolare degli spettacoli itineranti all'aperto. Grazie all'impegno dei suoi associati, è protagonista del carnevale Ambrosiano con il Luna Park Meneghino. Un appuntamento entrato nella tradizione della città e atteso ogni anno da migliaia di bambini e famiglie milanesi». E infatti il luna park che fa tappa fissa al parco Sempione dai primi anni del dopoguerra ha chiuso ieri l'edizione 2017 (inaugurata l'11 febbraio scorso) con circa 150mila visitatori. Piace anche ai vip. Un anno fa avevano fatto il giro del web le immagini del segretario della Lega Matteo Salvini in versione papà o quelle di Michelle Hunziker con le figlie sul «brucomela», quest'inverno nel parco divertimenti è stata avvistata Belen Rodriguez con il figlio, ieri c'erano le ex veline Melissa Satta e Giorgia Palmas con i bimbi. Eppure, forse sono stati gli ultii giri in giostra al Sempione. Il luna park era già stato sfrattato per breve tempo negli anni '90, ma dal 1995 ha superato indenne ogni attacco. Negli ultimi anni però ambientalisti e un comitato di residenti riuniti nel comitato Parco libero hanno alzato i toni della polemica. Nel 2014 Legambiente, Wwf, Italia Nostra e il Fai hanno scritto una lettera-appello all'ex sindaco Pisapia per chiedergli di «salvare» il parco. L'anno dopo la giunta stava per cedere alle pressioni: si arrivò a una mediazione tra la fronda ecologista e gestori, meno giostre e giorni di festa. E il Municipio 1 (contrari gli esponenti del centrodestra) un paio di mesi fa ha votato su proposta dell'assessore al Verde Elena Grandi un ordine del giorno per dire basta a giostre e patinoire nei parchi storici come Sempione e Montanelli: «Vogliamo evitare che vengano montate grandi strutture e che entrino mezzi pesanti che rovinano aiuole, viali e aree verdi».

Il capogruppo comunale di Forza Italia Gianluca Comazzi ricorda ora che sulle aree verdi storiche l'ultima voce spetta alla giunta, «il Municipio non ha la delega sul Sempione». E «il luna park non si tocca - insiste - è un pezzo della storia della città e se ha tanto successo è del tutto evidente che ai milanesi piace, oltretutto tiene vivo e sicuro il parco in un periodo dell'anno in cui sarebbe poco frequentato. I giostrai hanno anche dedicato due giornate ai disabili, offrendo gli ingressi ai giochi gratuiti, un'iniziativa apprezzata. Spero che la giunta non dia retta alle lamentele di qualche radical chic a cui dà fastidio il luna park sotto casa».

Nega anche i danni al verde, «le giostre sono disposte sul calcestre e i gestori quando smontano le strutture lasciano sempre l'area in ordine». Aggiunge che ci lavorano sessanta famiglie. Se venisse spostato in periferia gli incassi si ridurrebbero drasticamente.

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