Giovani stilisti crescono. E il Comune fa da «pr»

Il Comune farà da «pr» ai giovani stilisti. Non ci sono limiti di età anagrafica, ma professionale sì: bisogna operare in città da almeno tre anni ma non più di dieci ed essere in grado di produrre un capo completo. In palio ci sono un servizio fotografico e intervista su un’importante rivista del settore moda (per il primo classificato), la possibilità di far sfilare la propria creazione sulle passerelle della Settimana della moda a settembre, per il secondo, il terzo potrà esporre l’abito in spazi ad hoc. Ancora, entro l’anno verrà organizzato un grande evento-vetrina con vip, giornalisti e personaggi del settore, e gli abiti vincitori verranno indossati per tutta la serata da modelle d’eccezione, veline o letterine. Un escamotage in più per ritrovarli fotografati su quotidiani e settimanali. Per aggiudicarsi una campagna di pubbliche relazioni offerta niente meno che del Comune basta partecipare al concorso indetto da lunedì scorso - e aperto 40 giorni - dall’assessorato alle Attività produttive e Moda. Un bando, spiega l’assessore Tiziana Maiolo, che «cerca di valorizzare e far conoscere le giovani imprese che hanno problemi di visibilità».
A giudicare tutte le creazioni sarà una giuria composta non solo da stilisti ma anche dall’Unione delle imprese, per valutare la fattibilità economica, un bravo fotografo, giornalisti di moda. Sono 130 le aziende in città con i requisiti giusti per mettersi in gioco. Una preselezione sceglierà una rosa di cinque stilisti e poi si arriverà ai tre vincitori finali.


L’assessore Maiolo spiega che l’edizione 2008 «aprirà una lunga serie, contiamo di replicare tutti gli anni». Anche Palazzo Marino insomma vuole difendere il made in Italy e dare una mano alle aziende che, per farsi pubblicità, devono fare i conti col bilancio a disposizione e non è sempre all’altezza.

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