Da giovedì si tratta con i sindacati per l’integrativo

Giovedì prossimo, nella sede dell’Unione Industriale di Torino, si svolgerà il terzo round della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo dei lavoratori del gruppo Fiat. Al tavolo i rappresentanti dei sindacati di categoria (Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fismic) e quelli dell’azienda torinese, guidati da Paolo Rebaudengo, responsabile delle relazioni sindacali del Gruppo. Quello di giovedì è un incontro che potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti dell’accordo che interessa circa 80mila lavoratori degli stabilimenti Fiat Auto, Sata, Powertrain, Sevel, Iveco, Cnh, Magneti Marelli, Teksid, Business Solutions, sparsi in tutta Italia. L’ultimo contratto integrativo fu discusso a Torino nel 1996, esattamente 10 anni fa e, allora, sedeva a capo della delegazione della Fiom-Cgil, l’attuale ministro del Lavoro, Cesare Damiano.

Quell’intesa stabilì norme e aggiornamenti economici validi fino a tutto il 2000. Ma, in seguito, è stato impossibile discutere una nuova piattaforma a causa della profonda crisi industriale che ha investito il gruppo torinese.

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