«Allamico e collega Stefano De Lillo, del quale abbiamo sempre apprezzato la lealtà e la fedeltà al nostro partito, chiediamo un gesto di responsabilità e un passo indietro per non essere complice di una sinistra arrogante e divisa al suo interno che, prendendo a pretesto la sua auto-candidatura a consigliere segretario dellUfficio di Presidenza, ha cercato di portare a termine un regolamento di conti ai danni del Consiglio regionale e della giunta Marrazzo». Lo afferma il deputato di Fi e consigliere politico del coordinatore nazionale Sandro Bondi, Francesco Giro. «Lelezione del consigliere De Lillo, al di là del profilo e delle qualità della persona coinvolta, rappresenta - ha aggiunto - un grave strappo istituzionale perché con essa una nomina spettante alla minoranza viene sottratta dal voto della maggioranza, uninterferenza non tollerabile quale che sia il colore politico della giunta».
«Se Marrazzo - ha proseguito - con il suo silenzio assordante e il suo immobilismo politico ha deciso di rendersi complice di questo misfatto, per il quale in futuro anche le nomine istituzionali saranno spartite secondo una logica partitocratica, della dittatura della maggioranza, ciò non vuol dire che lamico De Lillo debba consentirlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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