Le dimissioni erano nell'aria da tempo: l'ormai ex assessore al Turismo, Moda e Marketing territoriale Barbara Mazzali, esponente di Fratelli d'Italia, lascia la giunta della Regione Lombardia. Al suo posto arriverà Debora Massari, figlia del grande pasticcere Iginio: una figura tecnica scelta da FdI per rilanciare ulteriormente il lavoro dell'assessorato a pochi mesi dalle Olimpiadi di Milano-Cortina. Massari che non ha la tessera di partito, ma che conosce bene le sorelle Meloni, ha già dimostrato le sue qualità nella promozione del brand di famiglia e viene considerata quindi una figura idonea per fare lo stesso in Lombardia.
L'addio di Mazzali apre ora un puzzle complicato da risolvere. Con il rientro in Consiglio regionale di "Lady carabina", soprannominata così per la sua vicinanza al mondo dei cacciatori, decadrebbe dal Pirellone il consigliere bresciano di FdI Giorgio Bontempi, primo dei non eletti alle scorse regionali ed entrato in Aula dopo l'approdo in giunta di Mazzali. Il partito tiene molto a lui e non ha nessuna intenzione di rinunciarci. Il suo destino, ironia della sorte, potrebbe essere legato ancora una volta a Mazzali. Nella prossima seduta utile, il Pd e le opposizioni riproporranno una mozione per sfiduciare il sottosegretario a Sport e Giovani di FdI Federica Picchi dopo le polemiche per aver rilanciato su Instagram delle storie del dipartimento di salute americano sulla correlazione fra autismo e il vaccino per l'epatite B. Martedì scorso in Aula era già arrivato un documento simile. Per discuterlo, era necessario il via libera di due terzi della maggioranza del Consiglio regionale, ossia 42 voti. L'Aula ha deciso di non procedere alla discussione nonostante il voto favorevole di 40 consiglieri e quindi anche di alcuni esponenti della maggioranza. Numeri molto risicati, con il rischio concreto che al prossimo giro finisca diversamente. Davanti a una sfiducia dell'Aula, Picchi potrebbe valutare di lasciare e a quel punto Bontempi potrebbe aspirare a ricoprire la casella di sottosegretario, colmando anche il vuoto che lascerebbe Mazzali per quanto riguarda la quota bresciana in giunta. Un'ipotesi comunque molto complicata. Picchi, vicina ad Arianna Meloni, è arrivata in Lombardia poco più di un anno fa. Con un suo passo indietro, i cambi da fare sarebbero due e anche gli altri partiti potrebbero dire la loro su un rimpasto esteso che il governatore Attilio Fontana ha sempre dichiarato di non volere.
Resta da capire anche cosa farà Mazzali. Al momento non sono previsti ingressi nel gruppo Misto, opzione comunque non da escludere, con l'ex assessore che rientrerebbe nel gruppo di FdI anche se potrebbe essere corteggiata dalla Lega e anche da Forza Italia. Mazzali avrebbe chiesto delle garanzie difficili da ottenere in questo momento, come una candidatura a Roma o alle prossime regionali. Più facile che si vada verso una presidenza di qualche organismo o verso qualche compensazione con le commissioni regionali che andranno a breve rinnovate.
Mazzali, nella sua nota, ringrazia Fontana e la struttura, ma non il partito: "Sento il bisogno di tornare a occuparmi del mondo venatorio che mi ha sempre dato fiducia, affetto e lealtà. È una parte essenziale della mia storia e della mia identità. Continuerò a lavorare per rappresentarlo con la stessa passione e concretezza che ho dedicato alla Lombardia".