In giunta nessuno scossone: le deleghe restano alla Moratti

La conferenza di lunedì, spiega un comunicato ufficiale del Comune, convocata per presentare la flotta di veicoli elettrici in dotazione al settore Ambiente è annullata. L’assessore Paolo Massari si è dimesso dopo le lettere di due donne che lo accusano di molestie sessuali. E anche il suo assessorato non sembra passarsela troppo bene. Tempi di tagli, campagne per convincere gli enti locali a una cura dimagrante, i posti in giunta che dal prossimo mandato si ridurranno a dodici. E, in fondo, non manca nemmeno un anno alle prossime elezioni. Ecco perché il sindaco Letizia Moratti che è stata piuttosto decisa nel chiedergli di farsi da parte dopo la «raggelante» chiamata dell’ambasciatore norvegese e la seconda doccia fredda con la denuncia della dipendente dell’ufficio relazioni internazionali, ha deciso di tenere per sé le deleghe dell’assessorato. «Pronta a riaffidarmele dopo il chiarimento della situazione», è convinto Massari. Intenzionata a dare una prima sforbiciata ai bilanci del Comune è l’ipotesi oggi più probabile.
Anche se così la giunta perde il suo sesto pezzo in nemmeno quattro anni di vita. E in attesa di perdere il settimo quando, tra pochi giorni, l’assessore leghista Massimiliano Orsatti opterà per lo scranno in Regione e sarà sostituito dal leghista Alessandro Morelli. In principio fu Carla De Albertis traslocata nella Destra di Storace e oggi nella Lega, poi toccò al geniale e irascibile Vittorio Sgarbi giubilato perché ingestibile, Tiziana Maiolo che ha messo la sua ira nero su bianco nelle pagine di un pamphlet al veleno contro il sindaco, Ombretta Colli trasferita al Senato ed Edoardo Croci sacrificato sull’altare dell’Ecopass. E poi c’era Milko Pennisi, il presidente della commissione Urbanistica del Comune, pizzicato con una mazzetta da 5mila euro che un imprenditore gli stava consegnando dentro un pacchetto di sigarette per vedere sbloccata una pratica. Un giovane rampante del Pdl. Come giovane rampante era Massari, approdato solo a novembre all’assessorato all’Ambiente. Quello che fu del fedelissimo della Moratti Edoardo Croci poi giubilato. Anche se prima del cambio e con l’arrivo di Massari, la Moratti aveva già provveduto a svuotarlo della delega al Traffico. Un settore strategico per la città, affidato dal sindaco a un evidentemente più solido Riccardo De Corato. Primo avviso di un possibile «taglio».


«Una Moratti in caduta libera - attacca Roberto Caputo, vicecapogruppo del Pd in Provincia - E i rumors di una sua sostituzione nel 2011 con Mariastella Gelmini o un Gabriele Albertini sgomitante, sono sempre più insistenti. Quindi il centrosinistra è chiamato a scegliere al più presto il suo candidato a sindaco. Con o senza primarie».

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