Al Giuriati la sfida tra Amatori e Lazio, squadre rivelazione

Sorprese ovali contro, questo il titolo della gara che attende l'Amatori Milano. Il quindici di mister Cutitta oggi pomeriggio al Giuriati incontrerà la Mantovani Lazio per il nono turno del campionato di Serie A di rugby. Davanti al proprio pubblico i bianconeri hanno finora respinto l'assalto di qualunque pretendente sia venuta a Milano accarezzando l'idea di raccogliere punti facili sul campo di una neopromossa. L'imbattibilità interna dei meneghini fa però da contraltare al fantastico cammino dei rivali: la Lazio sta dimostrando di avere il passo e la determinazione delle grandi squadre, sia in casa che fuori, dove invece l'Amatori stenta.
Le premesse per assistere a un match di fuoco, in grado di scaldare gli animi di chi vorrà assistere alla gara direttamente dalle gradinate del Giutiati, ci sono tutti. Anche perché la Mantovani Lazio in classifica è avanti di 5 lunghezze sui lombardi, e per di più ha all'attivo una partita in meno (quella di Piacenza, rinviata per neve settimana scorsa). Alla vigilia del delicato match ci pensa il mediamo di mischia dei milanesi, Andrea Cavalleri, a caricare i compagni: «La Lazio è una squadra alla nostra portata, soprattutto in un campo reso difficile dal fango come sarà il nostro. Li ho incontrati un paio d'anni fa quando giocavo a Brescia e di solito fuori casa non sono fortissimi, anche se però in questa stagione si sono rinforzati molto e lo stanno facendo vedere a tutti. Sicuramente sarà una gara molto più dura di quelle disputate finora sul nostro terreno. I primi venti minuti saranno di studio poi cercheremo di metterli in difficoltà con il nostro gioco, ma attenzione a intestardirci troppo in alcune scelte se qualcosa non dovesse andar per il verso giusto».
Per conquistare l'ennesimo successo interno di una stagione fin qui soddisfacente, Cavalleri fa leva su quelle che finora si sono dimostrate le frecce migliori all'arco della sua formazione: l'entusiasmo e lo spirito di sacrificio. «All'inizio eravamo un insieme molto eterogeneo composto dagli ex del Leonessa Brescia, dal gruppo storico dell'Amatori e dagli stranieri. Abbiamo iniziato a lavorare un mese prima del torneo e questo è stato senz'altro utilissimo, ma non pensavo potessimo trovarci quinti in classifica quasi a metà campionato. Siamo cresciuti davvero molto, fino a diventare una vera squadra e, anche se abbiamo ancora molta strada, possiamo portare avanti il nostro progetto con fiducia.

C'è grande armonia e comunione d'intenti, aspetti che poi si traducono sul campo nell'unità e nell'aiuto reciproco».

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