Golf I comunisti preferiscono giocare a Rapallo invece che all’Acquasanta

I comunisti dicono no al golf all'Acquasanta, ma dicono sì alle nuove nove buche che si costruiranno a Rapallo nei prossimi anni. Da un lato c'è il no global, attivista di Legambiente e capogruppo di rifondazione a Tursi Antonio Bruno, che nelle scorse settimane si è scagliato contro il progetto del nuovo impianto sopra Prà. Dall'altro ci sono i compagni del levante, i consiglieri regionali della federazione della sinistra Alessandro Benzi e Giacomo Conti, che dal duro e puro «niet» sono passati al flemmatico «yes». Tutti d'accordo l'altra sera al circolo più blasonato d'Italia, dove, tra coppe e poster dei duca di Windsor, pure i due compagni lavoratori, insieme agli assessori regionali Chiesa e Boitano e gli altri consiglieri regionali del levante, hanno sancito la nascita del progetto che vedrà la realizzazione delle 9 nuove buche a nord del campo, verso Camogli. La 1 e la 2, per una questione di viabilità.

La club house e i campi da tennis saranno spostati al centro delle 18 buche, mentre il campo pratica, finalmente, diventerà una zona a sé stante. Il circolo ogni anno versa alla Regione circa 350mila euro all'anno di canone (una quota significativa va a finanziare un mutuo).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica