GOYA I suoi «Capricci» al Castello di Legnano

Per festeggiare la ristrutturazione e la fruibilità al pubblico del Castello Visconteo a Legnano (che risale al XIII secolo), è stata inaugurata una grande mostra dal titolo Goya. I capolavori incisi, che presenterà le due serie complete di opere grafiche – I Capricci e I Disastri della Guerra – realizzate dal maestro spagnolo morto nel 1828.
Un grande appuntamento che completerà il proprio percorso espositivo con la sezione dedicata alla serie delle Follie, allestita all’interno della Banca di Legnano. Artista già affermato Francisco Goya nell’ultimo decennio del XVIII secolo, diventa sordo e la malattia lo isola in una dimensione interiore del tutto nuova. Significativamente la genesi dei Capricci, pubblicati nel 1799, si situa appunto tra il 1794 e il 1795 a immediato ridosso della malattia. Il termine «capricci» serviva per indicare i pensieri stravaganti che davano origine a raffigurazioni di fantasia.
Con le 80 acqueforti della serie, l’artista spagnolo si proponeva di rappresentare i pregiudizi, le menzogne, le superstizioni, le assurdità e gli inganni degli esseri umani. La sua satira colpiva ogni classe e categoria, non risparmiando la Chiesa, la nobiltà e la stessa famiglia reale. Appena furono in commercio I Capricci crearono scandalo, per la loro novità e crudezza e perché alcuni dei contemporanei vi si riconobbero. In pochi giorni intervenne l’Inquisizione stessa per togliere dalla circolazione le incisioni ritenute scandalose e blasfeme. Il ciclo delle Follie (inciso tra il 1815 e il 1824) chiude invece non solo l’opera grafica, ma in fondo lo stesso arco creativo dell’artista. I Disastri della Guerra: a partire dal 1810 Goya realizzò una serie di incisioni che quasi nessuno vide.
Esse raffiguravano gli orrori avvenuti durante l’occupazione napoleonica della Spagna, di cui l’artista stesso fu testimone, in particolare durante un suo viaggio verso Saragozza nel 1808. Le 80 incisioni furono censurate, in quanto giudicate di carattere sovversivo e troppo crudeli. Furono date alle stampe postume, soltanto nel 1863. Alla Banca di Legnano, il percorso espositivo si completa con le 22 tavole delle Follie, conosciute anche come Proverbi, pubblicate postume nel 1864; incisioni caratterizzate da soggetti enigmatici, che a prima vista suscitano divertimento; in realtà sono fonte di inquietudine, mentre la loro enigmaticità li rende opere uniche e senza tempo.
Goya. I capolavori incisi A Legnano Castello Visconteo (viale Toselli) Per informazioni: tel. 0331 471335. Fino al 1° aprile 2007.

Orari: dal martedì al sabato 15-19; domenica e festivi 10-13/15-19. Ingresso libero. Banca di Legnano (largo Franco Tosi 9) fino al 1° aprile 2007. Orari: dal lunedì al venerdì, 8.30-13.15; 14.30-16.30. Ingresso libero.

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