«Cosa resterà di questi anni 80?», cantava Raf. Noi abbiamo un vantaggio e sappiamo già che i posteri ricorderanno questo inizio millennio musicale come il tempo della «duettomania». Eh sì, si piangono lacrime amare sulla crisi del cd, sulla pirateria e i download più o meno regolari (dimenticando spesso la scarsa qualità delle canzoni) ma i risultati parlano chiaro: i cd non si vendono. E allora due sono le strade per sfondare: la bella antologia ricca di megasuccessi e un paio di inediti (e qui abbiamo Ligabue, Zero, Zucchero, Vasco), oppure la via del duetto tra celebrità che garantisce qualità, pubblicità e successo. Basti pensare al nuovo cd di Ornella Vanoni, che ha unito le due strade rileggendo i suoi classici con una parata di star come Mina, Morandi, i Pooh, Baglioni, la Mannoia per arrivare al singolo Solo un volo, in coppia con Eros Ramazzotti, che è in vetta alla classifica dei brani più scaricati. Un disco emozionante che rilancia la Vanoni, a 74 anni, come regina del duetto. «Bisogna far gruppo e uscire dallisolamento della sala dincisione», spiega lei.
Non è certo una novità quella delle coppie dassi; un campione del duetto come Ramazzotti cominciò più di ventanni fa, nel 1987, interpretando La luce delle buone stelle con Patsy Kensit. E come dimenticare i faraonici Pavarotti & Friends che misero insieme Bono e Bocelli, Sting e James Brown. Ma mai come oggi il duetto è una precisa strategia di marketing, un grimaldello per forzare le porte delle classifiche e i martoriati portafogli degli appassionati. Un paghi uno e prendi due (o tre, o quattro o più) di sicuro appeal. Belle canzoni, interpreti di richiamo, star chiama star e il gioco è fatto; un po come il vezzo dei camei lesbo al cinema, che oggi fanno da pruriginoso apripista a certe pellicole.
Comunque il duetto rimane un gioco da star. Giusy Ferreri è una delle poche eccezioni che conferma la regola. Per il resto la parola dordine è: se non puoi fare un cd di duetti, piazzane almeno uno nel nuovo cd. Che poi sia (quasi) sempre bello, curioso, raffinato è unaltra storia. Inedito è quello, in uscita, tra Irene Grandi e Alessandro Gassman, nel brano dallatmosfera «novelty» Qualche stupido ti amo, versione italiana della Something Stupid di Sinatra. Uscirà il 28 novembre nellammiccante cd Canzoni per Natale.
Anche il serioso Battiato, nel nuovissimo Fleurs 2, ricupera classici di vari stili, da Dalida a Otis Redding, e non rinuncia allaccoppiata con Carmen Consoli in Tutto luniverso obbedisce allamore, mentre Biagio Antonacci, nel cd di successi riarrangiati Il cielo ha una porta sola inserisce la voce di Claudia Cardinale e il riff di Start Me Up ringraziando i Rolling Stones. Ramazzotti trasforma in oro tutto quel che tocca; dai duetti con Anastacia a quello estivo coi Tazenda (Domo mia) ai brani di e2, doppio antologico ancora in classifica, con scambi vocali con Ricky Martin (Non siamo soli), Wycleaf Jean, i Chieftains, mentre Jovanotti nel pluridecorato Safari ricorre alla sensuale chitarra blues di Ben Harper. Un altro reuccio che alterna i successi solisti a quelli in accoppiata è Tiziano Ferro; lui va da solo in vetta alle hit parade, sa regalare in giro splendide canzoni (vedi Giusy Ferreri) ma duetta con Mina in spagnolo e la sua Non me lo so spiegare con la Pausini è stata una delle canzoni più scaricate da Internet lanno scorso. Ferro è anche campione del «duetto virtuale»; nel cd tributo a Dean Martin Forever Cool canta Arrivederci Roma insieme alla voce registrata di Martin.
In questi giorni Paolo Conte e Ivano Fossati sono arrivati al primo posto della classifica con le proprie forze. Altri grandi giocano invece sulle collaborazioni; Giorgia invita Mina mentre Laura Pausini promette, nel suo lavoro in arrivo Primavera in anticipo, una ballata col cantautore James Blunt e Carla Bruni spinge per essere affiancata da Bono degli U2.
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