La grattachecca? O meglio la «ghiacciata» a Roma è un cult, niente a che vedere con la granita di stampo partenopeo. Nelle giornate di luglio e agosto basta fare un salto a Trastevere, sul lungotevere, da «Sora Mirella», oppure al Trionfale da «Sora Maria» per rinfrescarsi al sapore&brivido di ghiaccio e frutta. Ma sul litorale? Manco a dirlo, la tradizione si trasferisce on the beach. Prezzi popolari: a partire da 1,50 sulle spiagge targate Spqr dei cancelli a Castelporziano, fino ai 3 euro di chioschi e bar sul lungomare e nei dintorni del centro storico, tra piazza Anco Marzio e via degli Aldobrandini. Da Marco, sul lungomare Caio Duilio, tra il Plinius e il Tibidabo, la stagione ha già preso il via. «Ero innamorato di questo chioschetto rimasto chiuso da tempo - racconta il gestore -. Mi sono informato allufficio comunale, sono risalito alla prima proprietaria, unanziana che ebbe lidea di portare la grattachecca a Ostia nei lontani anni 30. Alla fine ho raccolto questa sua passione». Una volta, a Castelporziano cera Guido, omone dalla carnagione scura a fare su e giù per i due chilometri darenile trascinando carretto e borsoni per vendere scaglie di ghiaccio miste a sciroppi. «Negli anni - spiega Silvia Ciferri, 27 anni, studentessa di Biologia allUniversità La Sapienza dinverno, «grattacheccara» destate sul Lido - molte cose sono cambiate. Anche se il gusto resta lo stesso.
Innanzitutto, è importante acquistare il ghiaccio da fornitori sicuri e conservarlo bene. Fino a poco tempo fa, molti andavano anche a Fiumicino a comprare i lastroni, gli stessi usati per mantenere fresco il pesce. Unabitudine che non garantiva igiene al consumatore. Adesso ci sono appositi rivenditori».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.