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Grazie Trap: la missione Sudafrica è compiuta

A Dublino il pari annunciato: avanti gli irlandesi, Camoranesi firma l’1-1. Poi nel finale scambio di cortesie: decide Gila Lippi centra l’obbiettivo, Giovanni rispolvera l’acqua santa ma non basta: adesso si giocherà il mondiale agli spareggi. Convinciamo Nesta a tornare

Grazie Trap: la missione Sudafrica è compiuta

A Dublino il pari annunciato: avanti gli irlandesi, Camoranesi firma l’1-1. Poi nel finale scambio di cortesie: decide Gila Lippi centra l’obbiettivo, Giovanni rispolvera l’acqua santa ma non basta: adesso si giocherà il mondiale agli spareggi 

IL PAGELLONE
ITALIA
6 BUFFON
Si ritrova dalla parte opposta al reattore di Whelan che gli passa davanti agli occhi e finisce in rete. Qualche affanno nella prima parte grazie alla confusione di chi lo dovrebbe tutelare e al gran daffare degli irlandesi che sembrano cinque di più.
6 ZAMBROTTA
Dalla parte sua agisce tale McGready che nei movimenti ricorda Jimmy Johnstone, lo scozzese che fu, quello che sapeva dribblare anche in una cabina telefonica. Zambrotta capisce che aria tira e lascia il lavoro a Camoranesi, puntualmente preso in giro dal suo avversario che, per fortuna degli italiani, non tira mai in porta.
4,5 LEGROTTAGLIE
Male, maluccio, su Doyle non capisce se giocare di anticipo o attendere e così il grezzo irlandese gli va spesso attorno, sopra e sotto, costringendolo all’ammonizione. Lento e nervoso, ha difficoltà anche nei movimenti istintivi, veloci.
6,5 CHIELLINI
Tosto come sa essere. Paolo Bonolis, con il senso della vita ma non dell’umorismo che gli appartiene, lo descrive come un mostro, non per le qualità tecniche ma per la bruttezza fisica. Chiellini gioca a calcio e non fa l’attore, è la sola garanzia davanti a Buffon.
6,5 GROSSO
Il primo in tiro in porta degli azzurri parte dal piede suo mondiale, dopo ventiquattro minuti e mezzo, tanto per dire come ce la siamo spassati nel primo tempo.
6,5 CAMORANESI
Gol di testa, una frustata resa ancora più clamorosa dal codino inguardabile che ha deciso di portarsi appresso nonostante abbia età, moglie e figli a carico. Sta bene, è in un momento in cui gli riescono le cose difficili con una facilità incredibile.
5 DE ROSSI
Un primo tempo da dimenticare. Non gliene riesce una che sia una, sbaglia le cose più elementari, non va al tiro, entra in ritardo nei tackle e da lui riparte il gioco dell’Italia che si ingolfa subito.
5 PALOMBO
Il gregario di cui si ha sempre bisogno ma quando si vincono le tappe, il Tour o il Giro. A Dublino fa la figura dell’onesto lavoratore, anonimo, senza macchia e senza memoria.
4 PIRLO
Accademia pura, sembra giocare sulle uova, cammina non corre, sbaglia i tocchi facili, la malattia del Milan lo contagia nei ritmi e nel cervello. Non è nemmeno possibile che il solo centrocampista di talento, di cui disponiamo, non si assuma mai la responsabilità di andare all’azione personale e alla conclusione. È uno dei problemi di Lippi che preferisce continuare così piuttosto che cercare alternative che tutti sappiamo, che lui sa. Meglio non insistere, altrimenti se la prende pure.
4,5 DI NATALE
Inesistente, si scarifica, gioca lontanissimo dalla porta, da quella zona che gli appartiene. Sono le invenzioni tattiche degli allenatori. Chi è il capocannoniere del campionato? Di Natale? Dove ha dovuto giocare Di Natale a Dublino? A quaranta metri dalla porta (dal 30’ st Gilardino 7. In 4 minuti ci porta in Sudafrica).
5,5 IAQUINTA
Gioca sempre con le spalle alla porta, fa il muro ai lanci dei compagni, le prende appena perché gli irlandesi non sono picchiatori, non ha alcuna comunicazione con il collega di reparto Di Natale. Lotta come sa, comunque e dovunque.
5,5 Ct: LIPPI
Lo schema che porta al gol di Whelan significa che non è previsto, nei disegni tattici della nostra squadra mondiale, che qualcuno si occupi, sui calci di punizione, dell’avversario che arriva da lontano. La squadra non ha ritmo, anzi è lenta, lo sviluppo del gioco è prevedibile, appena acceso dalle intuizioni di alcuni solisti.
IRLANDA
6 Ct: TRAPATTONI
La bottiglietta d’acqua nascosta sotto il braccio, nella terra dei cattolici, benedice la sua squadra nel pellegrinaggio verso il Sudafrica. Squadra con il cuore in mano ma anche con idee di football. Che altro può fare.
Given 5, O’ Shea 6.5, Dunne 6.5, St. Ledger 6, Kilbane 6, Lawrence 6.5, Whelan 7 (25’ st Rawland sv), Andrews 5.5, McGeady 7 (33’ st S.

Hunt sv), Keane 5, Doyle 6 (dal 21’ st Best). Arbitro: Hauge 6

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