Che sia interessato anche Pedro Almodovar, il regista spagnolo di Tutto su mia madre, a comprare casa in Grecia? Intanto ha accettato linvito di un amico collezionista darte, che gli ha offerto un periodo di relax nella sua villa neoclassica del 1780 nel paesino di Firostefani a Santorini, lisola più amata dai vacanzieri italiani. Ma la (s)vendita di interi tratti costieri al fine di trasformarli in complessi turistici di pregio, oltre a quote di società pubbliche che gestiscono autostrade, porti (ricordiamo che due delle tre maxi-banchine del Pireo, il porto di Atene ed il maggiore del Mediterraneo, sono state già date in concessione dal 2009 per 35 anni ai cinesi della Cosco con tutto il movimento merci) è nellagenda del governo greco guidato dal premier socialista George Papandreu. Le privatizzazioni sono fra le richieste principali dei «tre cavalieri dellApocalisse», come sono chiamati dai greci i tre ispettori dellUnione Europea, della Banca centrale europea e del Fondo Monetario internazionale, ormai di casa ad Atene per controllare lapplicazione del pacchetto anticrisi. Questa trojka, appunto, ha imposto allEllade di vendere i gioielli di famiglia per ricavarne 50 miliardi di euro entro il 2015. «Volete i soldi? Allora vendete lAcropoli, vendete le isole» avevano già titolato irriguardosi giornali tedeschi un anno fa. «Date come garanzia il Partenone» hanno rincarato la dose, al summit europeo per il nuovo megaprestito di 109 miliardi alla Grecia, tenutosi a Bruxelles a luglio, i rappresentanti del governo finlandese. Una provocazione? Forse. Comunque sia presa sul serio dagli indignados che riempiono le piazze elleniche da mesi, accusando il governo di volere «cedere tutto», persino monumenti o patrii atolli agli stranieri. «Il fatto di chiederci unisola o un tempio antico come garanzia anti bancarotta, è altamente offensivo» ha dichiarato Papandreu. In realtà allasta sono già finiti tanti isolotti da sogno, da Dokos nel Golfo Argolico acquistata per 180 milioni di euro da un gruppo cipriota, a Drymos nelle Cicladi, accapparata da una società inglese, così come Aspronisi di fronte alla caldera di Santorini (10 milioni di euro) e Arkoudy vicino a Cefalonia. Il più delle volte è per costruirvi villaggi turistici délite. E secondo un elenco pubblicato a giugno dal quotidiano ateniese To Vima, il dicastero dellEconomia vorrebbe affittare per 49 anni ai privati una parte dei 598 «poco più di scogli» disabitati di proprietà del demanio. Un esempio? Lisoletta di Patroclo nel golfo Sardonico.
Ma a parte le isole stile Skorpios, dove Arì Onassis amoreggiava con la Callas e con Jackie Kennedy, paradiso tuttora proprietà della famiglia, i «filetti» di terreno in riva al mare sono altri. Prima di tutto, i 5500 ettari dellex city airport di Atene, detto «Ellinikò»: ha funzionato fino al 2004, quando è stato rimpiazzato dallodierno aeroporto di Spata, a circa 30 chilometri da Atene. «Ellinikò», invece, è appena a due chilometri dallAcropoli, sul lungomare: il progetto iniziale promesso agli ateniesi era di trasformarlo in un grande parco pubblico. Poi è arrivata la crisi, e larea è già stata presa di mira da investitori del Qatar.
Più familiare ai turisti italiani è Prasonisi, a sud di Rodi: 80mila ettari che verranno «turisticamente valorizzati» con alberghi, parchi a tema, marine per yacht e un Centro mondiale del wind surf. Più piccola è lex base americana di Gournes a Creta: 738 ettari dove sorgerà un casinò per il quale cè già unopzione da parte di investitori israeliani. Infine unoccasione alla portata dei meno ricchi: 40 ettari a Ierapetra, nel sud di Creta, affittati dallo Stato per un lungo periodo a chi vorrà costruivi un complesso turistico. «Per ora sappiamo solo quello che apprendiamo dai giornali - dice al Giornale George Sitaras, rappresentante ellenico della Confederazione Europea del settore Immobiliare - Noi ci occupiamo di compravendita di terreni privati ai privati. Nessuno mi ha ancora telefonato per domandare se davvero ci sono isolotti o spiagge allasta. Ma attendiamo tutti le modalità in cui queste vendite di Stato saranno fatte. E in quale misura».
Per ora il catalogo è questo. Ma non basta. Secondo L''Ufficio per la Valorizzazione della Proprietà dello Stato, la nuova agenzia istituita dal governo ellenico con il compito di promuovere l'attuazione del piano delle privatizzazioni, operativa da settembre, al di là dei gioielli turistici, si potrà raggiungere l'obiettivo di incassare già entro la fine di questo mese 1,7 miliardi con il rinnovo delle concessioni del nuovo aeroporto di Atene di Spatha, dell'Opap (il totocalcio greco) e delle lotterie.
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