«Ben dieci stand posti sotto sequestro per aver esposto caschi, accessori e abbigliamento da motociclisti contraffatti. È il risultato dei controlli effettuati dalla Guardia di finanza di Rho allEicma, il salone internazionale del motociclo di Milano». Recitavano le agenzie arrivate a raffica nel pomeriggio di ieri.
Ma come, merce falsa proprio allEicma, il fiore allocchiello delle due ruote italiane? Non un mercato rionale ma un grande salone internazionale che in questa edizione, la 67ª, vanta oltre 1.341 marchi espositori in rappresentanza di ben trentuno paesi. Sembra impossibile. In effetti i dubbi sono leciti.
«Non abbiamo sequestrato nessuno stand - spiega il capitano Venerando Sorbello, della Guardia di finanza di Rho, che ha condotto loperazione -. Io ho però partecipato direttamente al sequestro di tutti i capi di abbigliamento presenti nello spazio espositivo di unazienda pakistana. Il motivo? Una perizia ha detto che il loro marchio era troppo simile (cambiava solo una Y con una I) a quello di un produttore italiano. Abbiamo lasciato gli scaffali vuoti - spiega Sorbello - ma non lo abbiamo posto sotto sequestro. Inoltre negli altri stand in cui abbiamo trovato delle irregolarità - conclude il capitano della Gdf - non abbiamo portato via tutta la merce ma solo alcuni caschi che utilizzano un particolare meccanismo che è tutelato da brevetto internazionale. Storia simile quella dellazienda italiana Givi che ha scoperto proprio a pochi metri di distanza dallo spazio a lei riservato, chi esponeva copie fedeli di suoi prodotti in totale tranquillità. Il contraffattore ha un nome, si tratta della ditta cinese Zhejiang Aishida. Givi ha fatto intervenire la Gdf che ha sequestrato cinque bauletti. La Guardia di finanza in occasione dei controlli si è avvalsa della consulenza di esperti del settore «che hanno individuato soluzioni tecnologiche particolarmente sofisticate utilizzate senza averne il permesso».
Gli operatori coinvolti, tutti stranieri, sono stati deferiti allautorità giudiziaria e dovranno rispondere del reato di contraffazione la cui pena è stata recentemente inasprita dallautorità di governo.
Come cautelarsi dallacquisto di prodotti non originali? «Innanzitutto bisogna guardare al rapporto qualità prezzo - spiega il capitano della Gdf Sorbello -, mediamente i falsi costano il 50 per cento in meno rispetto ai prodotti originali, poi bisogna stare particolarmente attenti agli acquisti fatti utilizzando internet e possibilmente comprare in negozi autorizzati dai produttori». Da parte sua Eicma prende posizione spiegando che «loperazione è stata portata a compimento in piena sintonia con lufficio contraffazione di Eicma e che da anni cercano di assicurare la più ampia tutela alle aziende espositrici». Insomma tutto è bene quel che finisce bene, chi ha copiato è stato punito e i visitatori non si sono accorti quasi di nulla. Cosa vuoi che sia uno stand vuoto su 1341 marchi espositori.
Chissà che lì non si «giochi» a ruoli invertiti. Difficile.
mario.cucchi@ilgiornale.it
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