Disavventura per 6 parlamentari del Partito democratico che in queste ore sono rimasti bloccati in Cisgiordania durante il viaggio di rientro verso Gerusalemme. A riferirlo è la Farnesina che è intervenuta immediatamente in soccorso del gruppo: sono Laura Boldrini, Mauro Berruto, Ouidad Bakkali, Sara Ferrari e Valentina Ghio e l’ex ministro Andrea Orlando.
Sono partiti da Gerico per poi fare rientro ma mentre viaggiavano lungo l'autostrada sono stati coinvolti in un'operazione antiterrorismo: le forze israeliane hanno instaurato un blocco stradale che ha impedito il passaggio ai mezzi. La delegazione ha udito esplosioni e ha abbandonato il van su cui viaggiava per riparare in una casa di un cittadino palestinese. Su richiesta del ministro Antonio Tajani, l’ambasciata d’Italia ha allertato il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet e il comando militare Cogat per la messa in sicurezza della delegazione.
Sono stati esfiltrati con due automobili blindate dal console generale a Gerusalemme con la sua scorta e un ufficiale israeliano del Cogat. Sono poi rientrati in sicurezza nell'hotel di Gerusalemme e domattina partiranno per Tel Aviv, da dove faranno rientro in Italia. Stanno tutti bene e non si sono registrate criticità. La missione è iniziata il 23 novembre ed era già in programma che si concludesse domani con il rientro in Italia. I parlamentari hanno però fornito una versione diversa, sostenendo che "all’altezza del checkpoint di Hizma, a 15 minuti da Gerusalemme, abbiamo udito forti boati: si trattava di bombe stordenti lanciate dalle forze IDF contro le auto davanti a noi ferme al checkpoint. Il nostro autista ha svoltato rapidamente imboccando una strada laterale, dove ci siamo poi fermati. In quel momento abbiamo informato il Consolato della situazione".
Lì sostengono di essere stati aiutati da una famiglia palestinese e da quel momento, dicono, "abbiamo mantenuto il contatto con i nostri diplomatici e siamo stati raggiunti da una telefonata della sicurezza israeliana. Nel frattempo, constatata la riapertura del varco, siamo tornati sulla strada principale con il nostro mezzo e seguendo il flusso delle auto ci siamo rimessi in marcia verso Gerusalemme per poi incrociare al di là del check point la macchina del console Bellato che ringraziamo, insieme alla nostra ambasciata a Tel Aviv, per la disponibilità e sollecitudine". Quindi, la polemica con la Farnesina: "Non comprendiamo perché la Farnesina stia facendo circolare una diversa ricostruzione dei fatti".