Guidavo come una volta. Poi ci ho messo il freno...

Per due giorni guiderò vintage. Sarà bello , mi son detto, e rilassante . Non è vero niente. È stato istruttivo e di­struttivo. È stato. Non è più. Que­stione di sopravvivenza. Que­stione di rischi presi, di risse evita­te, di ti svito la testa e la metto al posto della coppa dell’olio . Questione di lam­peggiate di fari che potrei andare alle Maldi­ve tanto mi hanno abbronzato le terga, que­stione di gesti, di corna, di gente che affianca a 130 all’ora e fissa e se potesse t’ammazza­rebbe bestia lenta e vintage che sei.
Ho guidato vintage in autostrada, per cui come una volta, mai sorpassi a destra e limiti quasi rispettati e 90-100 all’ora sulla corsia lenta,110-120 su quella in mezzo,130-140 su quella veloce. E però non bastava mai. Non bastava al taxi bianco frettoloso che zigzaga­va­fra auto birilli che neppure Alonso ci riusci­rebbe mai; e non bastava a quel tipo sulla biemvu piombato a mille all’ora mentre sta­vo sfilando a 140 una f­ila di sette tir e non pote­vo smaterializzarmi ma lui lampeggiava lam­peggiava
lampeggiava perché, cretino che sono, non avevo visto quello spazio alla mia destra, massì, fra motrice e rimorchio...
Ho guidato vintage in città, per cui mai e poi mai ho toccato il telefonino appoggiato sul sedile e anche se avevo l’auricolare blue­tooth non ho neppure risposto alle chiama­te, volevo essere come quelli degli anni Ses­santa, dei Settanta, dei primi Ottanta, al mas­simo la radio, niente intrusioni e distrazioni multimediali. Ho guidato vintage fermando­mi davanti alle strisce pedonali che le gente
non ci credeva neppure e mi ringraziava e fa­c­eva segno con la manina e a bocca aperta di­ceva all’amico ueh, quello ci lascia davvero
passare?

Ho guidato ostinatamente vintage per due giorni e però alla fine non ce l’hofatta,ho ce­duto, son tornato uno di loro e me ne vergo­gno.

È successo al decimo chilometro della Milano-Laghi,è successo al decimo lampeg­gio su­bìto a 140 all’ora coi tir a fianco del taxi­sta di turno, è successo che l’avevo addosso e non avevo ali per volare via, è successo che, massì, ho toccato un attimo il freno. Credo si tratti di tentato omicidio.
@bennycasadei

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