Si sente poco bene durante lultima ora di lezione e chiede di andare in bagno. Dove mette al mondo un bambino. Le grida della ragazza attirano compagni di scuola, bidelli e docenti che chiamano il 118. Ma il personale medico non ha molto da fare: assistere neonato e puerpera e poi portarli alla clinica Macedonio Melloni, dove vengono trovati entrambi in ottime condizioni. La ragazzina si è poi giustificata spiegando di non sapere di essere incinta.
Sono da poco passate le 13 nel grande edificio che ospita il liceo classico Parini, ingresso via Goito, ma anche 14 classi dellex magistrali Carlo Tenca, portone in via San Marco 2/3. Listituto, con le recenti riforme scolastiche, ha sviluppato diversi indirizzi: scienze sociali, scienze sociali con indirizzo musicale, scienza della formazione e linguistico. Con il tempo la vecchia sede ai bastioni di Porta Volta al 16, realizzata nel 1906, è però diventato sempre più stretta, anche perché alcuni suoi spazi furono ceduti al liceo Severi.
Così dallanno scolastico 2000/2001 listituto ha occupato alcuni classi dello stabile di via Goito: prima 5, poi 8, quindi 10 e infine da questanno 14: lintero corso A e B e la prima L, che si occupa appunto di scienze sociali, poi la prima I, linguistico, M e N, scienza della formazione.
Tra gli allievi anche K.V., 18 anni, peruviana, che abita con i genitori, regolari in Italia, a Pioltello. La ragazza frequenta la quarta classe, dunque scienze sociali, e ieri poco prima della fine delle lezioni accusa un malore e chiede di uscire. Arriva fino in bagno dove inizia il travaglio che si conclude in breve con la nascita di un bimbo, i cui primi vagiti attirano compagni, bidelli e professori. Viene subito chiamato il 118 anche se il personale medico per fortuna non ha molto da fare se non accompagnare mamma e figlio alla clinica Macedonio Melloni. Dove vengono visitati dai dottori che trovano entrambi in ottima salute: il parto infatti è avvenuto regolarmente, se si eccettua il luogo, al termine dei canonici nove mesi di gravidanza.
«Non sapevo di essere incinta» si è giustificata la ragazzina. Che in effetti sembra fosse di costituzione un po robusta e abbia in qualche modo potuto camuffare la gravidanza. Ma, ammesso e non concesso che la ragazzina non si fosse accorta di nulla, e che i suoi compagni abbiamo scambiato le sue condizioni come un normale aumento di peso, risulta stravagante che nessuno tra gli insegnanti si sia accorto di nulla.
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