«Mancanza di rispetto per la giunta comunale» e «i cittadini rappresentati nel ruolo di assessore». Quindi: «Rottura del rapporto di fiducia». Dopo due anni di liti furibonde alternate amomenti di idillio, la coppia Letizia Moratti-Vittorio Sgarbi è arrivata al divorzio con un clima da piatti rotti. Le motivazioni dettate dal sindaco nell’atto che revoca le deleghe all’assessore alla Cultura sono pesanti. Gli recrimina «un atteggiamento non consono ai doveri di un amministratore in varie occasioni, anche pubbliche» e «comportamenti contrari alla lealtà» verso sindaco e giunta che hanno inciso «negativamente sul loro operato e immagine, creando un clima di tensione nella maggioranza». Giunta divisa, ma solo nei toni. Duri quelli del vicesindaco Riccardo De Corato: «È stato un continuo attacco verso la giunta, dal girotondo contro l’assessore Moioli per la questione dell’asilo ai clandestini al continuo sbeffeggiamento dei colleghi. Per colpa sua il restauro del Lirico e di Santa Maria delle Grazie sono ancora fermi». Si esime dal toto-successori, ma «non saranno Stefano Zecchi o Davide Rampello. Il sindaco ha già in mente una personalità di alto profilo ». Più soft l’assessore all’Arredo Maurizio Cadeo, che col ministro di An Ignazio La Russa esprime «massimo rispetto per la decisione del sindaco, perché ha avuto un ruolo determinante nel sceglierlo e ha diritto di considerare il rapporto compiuto», ma «ringrazio Sgarbi per quanto di buono ha fatto per Milano, pur tra molte polemiche e scelte discutibili ». «Dispiaciuta» Tiziana Maiolo (Fi): «Perdiamo una ricchezza per la città, ha fatto molto per la cultura. Se il motivo è l’astuzia usata per far votare il patrocinio alla rassegna gay, ha sbagliato e doveva scusarsi».
Giovanni Terzi (Fi) ricorda che «si vantava di aver “truffato” la giunta, una mancanza di rispetto. Condivido ciò che ha fatto il sindaco: è una personalità importante per la culturamaci ha messi in difficoltà aprendo conflitti». Ora, auspica invece il capogruppo Matteo Salvini, «perché non un assessore leghista?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.