Ha perso gambe e braccia ma oggi tornerà a tirar di scherma

Quando si calerà la maschera sul volto, impugnerà il fioretto con il suo braccio artificiale e respirerà di nuovo quello che si prova quando si sta per fronteggiare un’avversaria, sarà passato un anno e mezzo dalla malattia, o come preferisce ricordare la sua famiglia, da quel brutto incidente che ha portato via a Beatrice le braccia e le gambe. Tredici anni da Mogliano Veneto, «Bebe» (così la chiamano tutti) ha tagliato il suo traguardo: essere la prima persona al mondo a tirare di scherma con quattro protesi. Lo farà oggi pomeriggio, a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, invitata al campionato regionale paralimpico dell’Emilia-Romagna. «Bebe è emozionatissima - racconta orgoglioso il padre Ruggero Vio, sempre al fianco della figlia nella lunga riabilitazione - e sono certo che farà di tutto per vincere. Non è nel suo carattere venire a prendere delle mazzate». La ragazzina dovrà sedersi su una carrozzina. «Ma il suo sogno, il nostro sogno - prosegue il padre - è quello di riuscire un giorno a gareggiare in piedi. È difficile, ma se è arrivata fino qui non è giusto metterle dei limiti.

L’obiettivo, intanto, è partecipare ai campionati italiani paralimpici a Foggia, in giugno. Ha solo bisogno di traguardi». Giovanissima promessa della scherma, da quando aveva sei anni Beatrice ha girato l’Italia inseguendo la sua passione.

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