da Gerusalemme
Liberate Alan Johnston o lo faremo noi con la forza. Dopo che il suo primo ultimatum è stato ignorato dai rapitori, lorganizzazione estremista palestinese di Hamas, che nei giorni scorsi ha assunto il controllo della Striscia di Gaza dopo aver cacciato sempre con la forza le milizie concorrenti di Al Fatah, sembra aver deciso di risolvere in tempi rapidi la questione del giornalista britannico sequestrato a Gaza lo scorso 12 marzo dall«Esercito dellIslam».
«Se non sarà rilasciato, utilizzeremo qualsiasi mezzo per rendere sicura la sua vita e liberarlo - ha affermato Mahmoud al-Zahar, un alto esponente del movimento islamico -. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è lultimo giorno utile per liberare Alan Johnston». Da oltre tre mesi il corrispondente della Bbc è nelle mani dellEsercito dellIslam, un movimento che si ispira ad Al Qaida. I rapitori hanno chiesto come contropartita alla Gran Bretagna la liberazione di tre prigionieri musulmani, in particolare del leader dellIslam radicale in Europa Abu Qatada.
Proprio ieri il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, al termine del Consiglio dei ministri degli Esteri dellUnione europea che ha discusso dei recenti sviluppi in Medio Oriente, ha rivolto un appello per la soluzione della delicata situazione di Johnston, collegandola con quella del caporale israeliano Gilad Shalit, nelle mani di sequestratori nella Striscia di Gaza ormai da un anno.
Alan Johnston, suo malgrado, detiene un record negativo: è loccidentale che è stato tenuto sequestrato più a lungo a Gaza. È interesse di Hamas, che è disperatamente alla ricerca di riconosciemnti internazionali, che il giornalista britannico venga al più presto liberato. Ma è fuor di dubbio che queste ore, che potrebbero essere quelle che precedono la fine della sua prigionia, sono le più pericolose per lui. I due gruppi che se lo contendono non vanno infatti per il sottile.
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