«Hanno ribaltato tutto ma i ritardi sono gli stessi»

«Se il buongiorno si vede dal mattino, diciamo che l’esordio di questo nuovo orario, in concomitanza con lo sciopero, è stato davvero catastrofico». Marinella Chiodaroli, rappresentante del Comitato pendolari piacentini, non ha dubbi sul fatto che i viaggiatori siano stati decisamente penalizzati.
Che cosa è successo col nuovo orario?
«Sulla Piacenza-Parma e sulla Milano-Piacenza i ritardi medi sono di trenta-quaranta minuti, al mattino e alla sera. Sulla Piacenza-Parma la linea è intasatissima, in entrambe le direzioni, con sovrapposizioni e rallentamenti. Il treno arriva in stazione trenta minuti dopo, quando è a destinazione il ritardo è sempre aumentato».
Ci sono stati cambiamenti così radicali?
«Assolutamente, l’orario è stato stravolto. Al posto degli Interregionali sono stati inseriti degli Intercity, penalizzando le fermate intermedie, come Fiorenzuola, Castelsangiovanni, Lambrate e Lodi. Non è cambiato di qualche minuto: è stato capovolto tutto, partenze, destinazioni, tragitti. Le nostre linee sono come un mosaico, difficilissimo da incastrare: se il nuovo orario va avanti così, meglio cambiarlo subito».
Stessi disagi anche verso Milano?
«Certo.

Ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) uno dei nostri rappresentanti era su un convoglio strapieno: erano così accatastati, che ha chiamato gli agenti della Polfer per chiedere di aggiungere qualche carrozza e poter ripartire. Ebbene, una volta giunto a destinazione, ha saputo di esser stato denunciato per “interruzione di servizio”. Ormai, per noi, non c’è più niente di stabile: è il caos totale».

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