Henry Grimes, il «figliol prodigo» del contrabbasso

Si esibisce il jazzista che per 34 anni era scomparso nel nulla ma non aveva mai smesso di esercitarsi anche senza strumento

È uno fra i più innovativi esponenti del contrabbasso nella storia della musica e della musica improvvisata. Parliamo di Hanry Grimes, che si esibisce questa sera dalle 22 alla Palma (via Giuseppe Mirri 35, tel. 0643566581, www.lapalmaclub.it, biglietto 10 euro), con il pianista Marilyn Crispell e il percussionista Newman Taylor Baker. Grimes ha iniziato collaborando con artisti quali Bobby Timmons e Lee Morgan. Ancora a New York lavora nei gruppi di Shafi Hadi, Lee Konitz, Anita O’Day e Sonny Rollins, prima di entrare a far parte del quartetto di Gerry Mulligan, a fianco di Chet Baker. Si afferma definitivamente al Festival Jazz di Newport del 1958, dove si esibisce con musicisti assai diversi fra di loro quali Benny Goodman, Tony Scott, Thelonious Monk, Lee Konitz e Sonny Rollins. Nel 1967 Grimes lascia New York e si trasferisce a San Francisco e poi a Los Angeles. Dal 1968 non si hanno più sue notizie, e nel giro di pochi anni il mondo musicale piange la sua presunta morte. Ma dopo circa 34 anni tra lavori saltuari e rifugi assistenziali, Grimes viene riconosciuto a Los Angeles da Marshall Marrotte, un assistente sociale appassionato di jazz che lo aiuta a reinserirsi nella vita normale.

Grimes, che non ha mai smesso di esercitarsi in solitudine e virtualmente, avendo da anni venduto il suo contrabbasso, dimostra di non aver perso alcunché della sua bravura e della sua curiosità musicale. Ricevuto in dono da William Parker un contrabbasso denominato Olive Oil per il suo caratteristico colore, si esibisce con lo stesso Parker, e riprende appieno la sua attività.

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