I 150 anni di Chopard in una mostra di 150 animali-gioielli in tour nel mondo

Una mostra itinerante, dopo New York, Tokyo e Vienna, ha avuto a Roma la sua unica tappa italiana. Si festeggia un secolo e mezzo del «lucky brand» per le star dello spettacolo, che lo sfoggiano sul Red Carpet di Cannes come alla Notte degli Oscar di Hollywood

I 150 anni di Chopard in una mostra di 150 animali-gioielli in tour nel mondo

Il macaco ladro di mango, il rospo che stringe tra le zampe la corona da principe, i pinguini pronti alla caccia, l’orso bianco sulla banchisa polare e poi tartarughe e scimmie, orsetti e agnelli. C’è molto gioco e molto umorismo nei gioielli della «Animal World Collection», creata da Chopard per festeggiare il suo secolo e mezzo di storia. Come gli anni della griffe svizzera fondata nel 1860 da Louis-Ulysse Chopard, i preziosi animali sono 150 e, benchè tutti già venduti a cifre da capogiro, per l’intero 2010 sono raccolti in una mostra itinerante per il mondo che, dopo New York, Tokio, Vienna, Cannes e altre città è arrivata a Roma, unica tappa italiana, solo per due giorni, prima di proseguire il tour verso l’Azerbaijan. Nella boutique di via del Babuino i visitatori si sono affollati per ammirare lo speciale bestiario, circondato da misure di sicurezza eccezionali. Una collezione che a maggio è stata presentata sulla Croisette di Cannes, in un esclusivo party, affollato da celebrities come Naomi Campbell, Lindsay Lohan e l’étoile Eleonora Abbagnato. «I gioielli - spiega l’amministratore delegato Davide Traxler- sono nati dalle richieste particolari di tanti clienti. Soprattutto signore, ognuna con la sua passione per il gatto cinese o la bestia esotica, i cavalli o gli orsetti». E, con la creatività e la vena ludica che contraddistingue il marchio, ogni animale è stato disegnato all’interno della sua scenetta, caratterizzato da un’espressione, da un gesto, da una situazione che lo fanno unico e lo rendono simpatico. «La cosa difficile - spiega Traxler- è stata, poi, convincere i proprietari a lasciarci i gioielli per tutto l’anno, in modo che potessimo portarli in giro per il mondo». Che sia pendente da una catena come la papera tempestata di brillati che cova un gigantesco uovo simbolo della fertilità o si avvolga al dito come il «Crown frog» di smeraldi; che formi degli orecchini come le scimmie luccicanti sfoggiati spesso dalla top model Eva Herzigova o domini il quadrante di un orologio come il fenicottero rosa di diamanti, ogni protagonista di questo speciale e magico bestiario è anche un omaggio al «magic year» di Chopard, le cui boutique hanno fatturato nel 2010 un 52 per cento in più dell’anno precedente. Tanto successo dipende, oltre che dall’originalità e dalla qualità artigianale, anche dall’elasticità, per così dire, con la quale questa azienda familiare ha affrontato la crisi, offrendo pezzi di alta gioielleria che vanno, per gli orecchini ad esempio, dai 2 mila ai 20 mila euro e più. Quello degli animali è un universo che la maison ha da poco esplorato, ma lo ha fatto con grande immaginazione e un tocco di magia. Ogni gioiello unico e irripetibile nasce in famiglia, un po’ come un figlio. É la stessa Caroline Gruosi-Scheufele, presidente dell’azienda che ha la sua sede principale ha Ginevra, che li disegna, interpretando gusti, suggerimenti e capricci dei clienti. «Facciamo tutto in casa - sorride Traxler-, cercando di stabilire sempre un rapporto diretto con il cliente. In azienda entrano i lingotti d’oro ed escono i prodotti finiti. Incastoniano 3 milioni di pietre preziose all’anno e nei filtri dell’aria recuperiamoogni giorno ben 3 chili d’oro». Il movimento è un’altra delle caratteriostiche dei gioielli Chopard. Quella che li rende tridimensionali, quasi multimediali. Si muove, con sorprendente realismo, la testa delle tartarughe preziose; si muovono come gocce di brina e cristalli di ghiaccio i brillanti nel quadrante gelato dell’orologio dove si aggira l’orso polare e così i brillanti che sembrano frutti esotici verso i quali si dondola l’insolente macaco sulla sua liana tropicale. Solo negli ultimi 3-4 anni Chopard si sta facendo conoscere in Italia, dove ha aperto 5 boutique ( Roma, Firenze, Milano, Porto Cervo in estate e, per ultima, Venezia) ma ha una settantina di rivenditori. Vuole essere un brand per tutti, ma ovviamente coltiva la sua immagine collezionando bellissime testimonial. Main sponsor del Festival del cinema di Cannes, di cui ha ideato la famosa Palma d’Oro, da tempo Chopard è legato al mondo dello spettacolo.

Ed è ormai noto come «Lucky brand», perchè negli ultimi anni ha portato fortuna a chi indossava un suo pezzo sul Red Carpet degli Oscar. Così in tante, da Kate Winslet a Marion Cotillard, da Helen Mirren a Penelope Cruz a Moran Atias hanno sfoggiato a Hollywood anelli, collane, bracciali e orecchini del marchio. E sono state premiate.

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