«La gastronomia non è solo uno spadellamento fine a se stesso». Carlo Petrini affila il suo miglior accento piemontese per sottolineare la profondità di contenuti di un'associazione come Slow Food, che si propone di rieducare il consumatore ad una buona qualità del cibo, ma anche dell'ambiente. Ed è proprio una certa attenzione ecologica a caratterizzare Slow Fish 2007, il «salone del pesce sostenibile» che la Fiera di Genova ospiterà tra il 4 e il 7 maggio prossimi. L'evento è stato presentato ieri alla nuova Fiera di Milano, nella cornice della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, dall'«ideologo» del mangiar bene nostrano e da Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria che organizza anche questa terza edizione della kermesse gastronomica e ittica. «Non è una fisima da ambientalista - ha tuonato Petrini - affermare che con l'impoverimento della natura, quella che fornisce la materia prima per cucinare prelibate ricette, non sia nemmeno possibile il piacere della tavola». Quindi, largo ad una filosofia del pesce «buono, pulito e giusto», promossa tramite mostre, convegni, incontri con pescatori ventitrè aree marine, di Liguria e del mondo. «Tramite i racconti di questi protagonisti dell'attività ittica - spiega Petrini - si potrà saperne di più sulle loro realtà: i luoghi da cui provengono, le loro tecniche, soprattutto la loro fatica quotidiana. A Slow Fish ci saranno loro, ma anche biologi, cuochi e consumatori, che io amo definire "co-produttori"».
Non sarà solo il contatto del pubblico con il vero mondo della pesca a caratterizzare Slow Fish 2007. La kermesse, spiegano gli organizzatori, si dividerà in tre sezioni contraddistinte da altrettanti colori, e la novità è quella arancione, dedicata alla tutela delle biodiversità con un ciclo di convegni che riguarderà la difesa delle aree marine protette.
La parte prettamente culinaria di questa terza edizione di Slow Fish vedrà uno sviluppo della sezione, quella azzurra, dedicata all'educazione del pubblico più giovane al consumo consapevole del pesce: cucine aperte, laboratori sul mondo marino - alcuni dei quali pensati apposta per i bambini - e il percorso mutlimediale «Fish tales - storie di pesci», che si conclude con una degustazione di pescato ligure che Slow Fish promette essere deliziosa. Il giallo è l'ultimo colore che manca all'appello, ed è quello di «Slow Fish Promuove», che è un po' quel che il visitatore attende di più: le «isole del gusto» e le «osterie del mare» sono i nomi delle aree che ospiteranno i punti di ristorazione (tra cui un'enoteca con seicento diverse etichette), in un trionfo di cucine tipiche del Mediterraneo e non solo, tutto naturalmente a base di pesce. «Pesce non solo di mare, ma anche d'acqua dolce. E soprattutto - proclama Petrini - non solo pesce pregiato. La continua ricerca dell'eccellenza ci fa spesso dimenticare splendidi piatti poveri, frutto dello splendido savoir faire che i nostri antenati avevano anche nel sopravvivere».
Claudio Burlando è soddisfatto dell'interesse che continua a suscitare questo evento a cadenza biennale che la Regione da lui guidata ha ereditato: «Questa terza edizione sarà quella della maturità - ha dichiarato - e a testimonianza dell'espansione di Slow Fish, stavolta l'evento occuperà tutta l'area del padiglione C». Il governatore è ottimista anche sull'affluenza: «La collocazione nella prima settimana di maggio è buona». Anche se, forse proprio per pagare lo scotto della «maturità», quest'edizione di Slow Fish sarà la prima a prevedere un biglietto di ingresso, di 5 euro.
Intanto, la compagnia Myair ha annunciato di aver firmato un accordo con l'aeroporto Colombo, grazie al quale a partire proprio dal prossimo maggio Genova e Parigi saranno collegate da quattro nuovi voli settimanali a basso costo. Con la speranza che Slow Fish parli anche francese.
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