I giudici: «L’indulto a Chiatti non riguarda i reati sessuali»

La pena è stata diminuita di 3 anni

da Perugia

Luigi Chiatti, «il mostro di Foligno» ha potuto beneficiare dell'indulto per tutti i cosiddetti reati satelliti (l’omicidio di Lorenzo Paolucci, il sequestro di persona e l'occultamento di cadavere) per i quali in secondo grado riportò un aumento di pena di 8 anni di reclusione, posto che nessuno di tali reati è ricompreso tra gli esclusi dal beneficio. Lo scrive la Corte d'assise d'appello di Perugia motivando l'ordinanza con la quale è stato concesso uno sconto di pena di tre anni al 38enne geometra di Foligno rinchiuso nel carcere di Prato. Il collegio si sofferma a lungo sulla questione dell'omicidio Allegretti per il quale a Chiatti venne contestata l'aggravante degli atti di libidine violenti, esclusi dalla possibilità di beneficiare del provvedimento di clemenza. Un reato complesso che - spiega la Corte nelle motivazioni - va considerato autonomo. «I reati “fusi” nel reato complesso perdono la loro identità per assumerne una nuova».

Dopo avere svolto alcune valutazioni strettamente tecniche, la Corte sostiene che «deve escludersi, in applicazione dei principi che disciplinano il reato complesso, il concorso formale tra l'omicidio e il reato sessuale, rimanendo quest'ultimo assorbito, sotto specie di aggravante, nel primo».

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