da Roma
E adesso si apre la corsa al ripescaggio, con Bologna, Brescia, Lecce, Messina e Treviso che si disputano, o credono di disputarsi, i quattro posti eventualmente disponibili nel caso le retrocessioni venissero confermate dalla sentenza definitiva. Speranze che non hanno alcuna certezza, perché le norme per ripescare le squadre sono state stabilite a suo tempo dal Consiglio federale e non sono così automatiche come i cinque club che si sono costituiti terzi presumono. Non cè la certezza per chi è retrocesso di essere subito riammesso in A, perché questo conta solo per il 50%: è il caso del Treviso che già ripescato nella stagione scorsa, non può esserlo per la seconda volta consecutiva.
La nuova normativa tiene conto anche di altre causali: il bacino dutenza (25%), i titoli sportivi (25%), senza tralasciare la regolarità nei pagamenti e negli adempimenti federali. Insomma, una serie di circostanze proprio per privilegiare chi abbia veramente i titoli per poter accedere o restare nella massima categoria.
Ma non sono solo i cinque club sopra citati a vantare titoli per il ripescaggio perché, dopo le sentenze definitive, anche Cesena, Mantova e Modena potrebbero accampare dei diritti, proprio per il fatto di avere partecipato ai playoff per la promozione in A.
I guai altrui potrebbero salvarne otto
Poche speranze per il Treviso, già favorito lo scorso anno. Problemi per Lecce e Messina
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